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Alzheimer, auto-test per una diagnosi precoce

Una diagnosi precoce dell’Alzheimer grazie ad un test auto condotto dai pazienti. Una realtà messa appunto dagli scienziati dell’Università dell’Ohio, non costosa e facile da condurre per qualsiasi persona. Bastano una penna ed un foglio.

Il Sage Test ( Self-Administered Gerocognitive Examination,N.d.R.) è,  secondo i ricercatori, valido quando altri esami decisamente più costosi, sebbene necessiti semplicemente del materiale sopracitato per essere completo. Gli scienziati hanno deciso di sviluppare questo test basandosi sui dati relativi all’Alzheimer provenienti dagli Stati Uniti. Secondo una stima recente infatti sono 1,7 milioni gli americani affetti da questa patologia e circa il 22% sembra essere comunque affetto da perdite di memoria o altri problemi di declino cognitivo: riuscire ad ottenere una diagnosi precoce di questi problemi può condurre ad un migliore approccio preventivo e terapeutico in concomitanza con lo studio di una cura per la malattia.

Il problema con l’Alzheimer è che molto spesso i pazienti iniziano a trattare il disturbo solo dopo 3-5 anni che i primi sintomi si sono palesati, rendendo ovviamente più difficile mettere a punto una cura davvero efficace. Il test è stato testato in diversi centri per anziani e case di riposo in un periodo di circa 4 anni su un campione totale di 1.047 persone ultracinquantenni. Nessun limite di tempo nella risoluzione è stato stabilito, lasciando libere le persone di gestire la compilazione del test.

I risultati hanno mostrato che circa il 28% di coloro che si erano sottoposti al test avevano una qualche forma di problema cognitivo. La facilità di compilazione è di aiuto anche al medico curante della persona che si sottopone allo stesso: la storia clinica del paziente può infatti aiutare lo stesso, incrociando i dati, a verificare se non vi effettivamente qualche problema cognitivo.

Certo, il Sage non può diagnosticare con certezza l’Alzheimer o la demenza, ma fa comprendere se ci sia davvero il bisogno di scavare più a fondo nella salute del proprio paziente. E grazie alla sua facilità di gestione il paziente può essere sottoposto allo stesso più volte secondo necessità per avere una idea della situazione neurologica dello stesso.

Fonte | JON

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