Home » MEDICINA DELLA MENTE » Psicologia » Spettegolare aiuta a combattere lo stress?

Spettegolare aiuta a combattere lo stress?

 Spettegolare: un antidoto contro lo stress? Mah! Il dialogo, la comunicazione, il confronto dialettico, si sa, sono molto importanti dal punto di vista sociologico e soprattutto della psicologia di chi parla. Ma il pettegolezzo è un’altra cosa. Eppure secondo alcuni ricercatori dell’Università della California, anche in questo caso un effetto positivo si potrebbe riscontrare, non di certo se la “chiacchiera” è fine a se stessa o volta a ferire qualcuno, ma se ha un intento positivo dal punto di vista sociale, quando cioè si racconta un qualcosa di poco dignitoso fatto da altrui persone per metterne in guardia altre. In questo caso allora può diventare benefico per la salute: un antistress.

Gli psicologi hanno svolto una serie di test, proprio per indagare gli effetti sociali e di psicologia della personalità in relazione ai pettegolezzi.
In un esperimento ad esempio, 52 volontari sono stati collegati ad un monitor per la rilevazione della frequenza cardiaca e sono stati invitati a guardare due persone che giocavano. Alla scoperta dell’imbroglio da parte di uno dei due giocatori i battiti del cuore sono aumentati, a segnalare lo stato di stress, di disagio per la cattiva azione a cui avevano assistito. Questo effetto cardiovascolare è diminuito quando ai volontari è stata data la possibilità di scrivere su un foglio l’accaduto, per mettere in guardia il nuovo sfidante.

“Abbiamo scoperto che coloro che si dedicano a questa forma di pettegolezzo (perché comunque tale sarebbe considerato se avvenisse in un bar o in un contesto domestico) sono generalmente guidati da sincero desiderio di aiutare gli altri”,

ha spiegato Robb Willer psicologo, tra gli autori dello studio, notando che oltre alla diminuzione del battito cardiaco, (quindi meno stress)  gli stessi dichiaravano uno stato di frustrazione minore rispetto al momento precedente.

“Più le persone sono generose e maggiore è la probabilità che si impegnino in questa forma di gossip, che prevede la trasmissione di “voci” su persone ritenute inaffidabili”.

Dunque c’è pettegolezzo e pettegolezzo? Ebbene sì, conclude Willer:

“Non abbiamo studiato quella forma di pettegolezzo che corrisponde alla maldicenza, che serve a colpire un nemico o a trarre vantaggi per se stessi che pure è una realtà. La sua esistenza è la ragione per cui il pettegolezzo nel suo complesso tende ad essere visto negativamente. Quello che la nostra ricerca dimostra è che la maldicenza non è l’unico genere di gossip e che quello “buono” stimolato dall’altruismo, può essere positivo per chi lo pratica e dagli importanti risvolti sociali”.

Bhé, messa così la notizia allora ci piace ed è condivisibile.

Foto: Thinkstock

Fonte: Healthland.time.com