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Non solo smog, l’inquinamento arriva anche da cellulari, elettrodomestici e pc

Se credete che il pericolo inquinamento arrivi solo dallo smog, non pensiate che gli elettrodomestici in casa, i cellulari o il pc siano poi tanto innocenti. L’esposizione continua a campi elettromagnetici, infatti, potrebbe provocare gravi danni alla salute. E con i recenti provvedimenti legislativi, il rischio sembra persino maggiore.

Come spiega Maria Grazia Petronio, vicepresidente Isde Italia (Associazione medici per l’ambiente):

Non sono tanto i limiti a essere cambiati. Se prima, infatti, i limiti venivano calcolati nei minuti di picco, ora si calcolano le medie registrate nel corso delle 24 ore. Ma poiché di notte la potenza è notevolmente ridotta non si tratta di una stima affidabile.

Esistono 2 tipologie di fonte, le emissioni a bassa frequenza (sotto i 50 Hertz) come ad esempio quelle delle infrastrutture destinate alla trasmissione di energia elettrica o delle apparecchiature collegate alla corrente, che già da diversi anni sono oggetto di studio e classificate dall’Agenzia della ricerca sul cancro dell’Oms come possibili cancerogeni, in particolare per le leucemie infantili. Una ricerca condotta di recente dall’Iss a Longarina, le cui abitazioni sono a meno di un centinaio di metri da una linea ad alta tensione, ha dimostrato come un incremento dei casi di cancro al pancreas negli adulti.

La seconda tipologia di fonte sono le emissioni ad alta frequenza, come quelle delle antenne di telefonia mobile, dei cellulari e delle reti wireless ma anche di radio e tv. Gli studi condotti al riguardo, purtroppo sono casi circoscritti e spesso discordanti. Certamente, il filone dei telefoni cellulari è quello più battuto, poiché l’uso massiccio rende facile la sua rilevazione. Le indagini più significative in questo ambito sono quelle del ricercatore svedese Lennart Hardell, il quale ha dimostrato come il rischio di tumori della stessa parte della testa in cui si usa il telefono o il cordless fosse aumentato in modo significativo nei soggetti che ne avevano fatto un uso intenso per almeno 10 anni.

Ma i rischi non sono solo quelli di tumori e leucemie, esistono diversi studi, infatti, che hanno suggerito come i campi a bassa frequenza favoriscano le malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer e la sclerosi amiotrofica. Per ridurre i rischi, è importante perciò distanziarsi il più possibile dagli emettitori e non stare troppo vicino a elettrodomestici in funzione, poi utilizzare meno i telefoni cellulari, e usare comunque gli auricolari. Poi non tenere mai il telefono cellulare nella tasca dei pantaloni, in particolare per i soggetti di sesso maschile.

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distanziarsi il più possibile dagli emettitori e non stare troppo vicino a elettrodomestici in funzione, poi utilizzare meno i telefoni cellulari, che dovrebbero essere considerati apparecchi di emergenza, e, comunque usare gli auricolari. Poi non tenere mai il telefono cellulare nella tasca dei pantaloni, in particolare per i soggetti di sesso maschile