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Ministero della Salute: allerta per prodotti pericolosi

A metà di Novembre del 2009 il Ministero della Salute ha allertato i consumatori pubblicando sul sito ufficiale un comunicato stampa nel quale si avvisava della vendita di alcuni prodotti alimentari e farmaci accusati di aver apportato reazioni sospette anche gravi.

Le segnalazioni degli effetti collaterali sono arrivate da ospedali, Asl e da altri organi di controllo, in altri casi è stata l’ Aifa a voler attirare l’attenzione sull’argomento. La pubblicazione della notizia direttamente on-line, sorpassando così le tv e i giornali, principali mezzi in caso di urgenza, è la prima comunicazione nel suo genere adottata dal Ministero della Salute, ma è anche la più adatta dato che i prodotti incriminati nella totalità dei casi sono reperibili in rete.

L’ inquietante comunicato, divulgato dalla direzione Generale  della Sicurezza degli Alimenti e Nutrizione del Ministero, ha per oggetto alcuni prodotti dei marchi  Canah, Fisiodiur, Fu Fang Quing Dai Wan, Nimbus, MerluzzoVis, principalmente esteri ed acquistabili on-line. Il comunicato si riferisce a test condotti nel 2009 e la responsabilità di quanto pubblicato è del Ministero stesso. In ogni caso, tra i prodotti segnalati come pericolosi per la salute vi è l‘olio di semi di canapa della ditta Canah, un’azienda rumena, che avrebbe provocato stato stuporoso, iperemia congiuntivale e tachicardia. Una donna di 66 anni, invece, ha mostrato  insufficienza renale acuta severa assumendo Fisiodiur, un farmaco acquistabile su internet, in farmacie, erboristerie e parafarmacie. Sempre secondo il comunicato del ministero bisognerebbe stare lontano anche da alcuni prodotti di preparazione erboristica della marca Fu Fang Quing Dai Wan, di origine cinese, causa di ospedalizzazione per epatite in alcuni casi.

Secondo il Ministero, attenzione anche ai più innocui integratori: nell’occhio del mirino vi è Merluzzo Vis, che per il contenuto di vitamina D molto elevato rispetto a quanto dichiarato in etichetta avrebbe provocato casi di ipercalcemia. Il prodotto è anch’esso reperibile direttamente online. Una situazione allarmante per cui si è già predisposto il ritiro dal mercato delle confezioni. Quest’azione, a scopo cautelativo, non essendoci altri riscontri  sulla correlazione tra consumo del prodotto e reazioni avverse, come si legge nella nota del Ministero, invita poi anche a non utilizzare comunque i prodotti elencati.

Per chiunque sia interessato ad avere un’aggiornamento sulla situazione dopo il 2009, o a leggere indicazioni riferibili ad altri prodotti, consigliamo la consultazione del sito del Ministero della Salute.

[Fonte: Ministero della Salute ]