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Vaccino contro il mal di testa, funziona?

E’ stato sperimentato al San Raffaele Pisana di Roma un vaccino contro il mal di testa che sembra gettare le basi per una profilassi terapeutica efficace contro le emicranie. I ricercatori hanno infatti dato vita ad un anticorpo intelligente.

Esso è stato sperimentato all’interno del centro per la cefalea della struttura laziale e solo nei pazienti affetti da emicrania cronica. Nonostante questo i risultati sono apparsi davvero promettenti sulla tipologia di patologia affrontata. Fino a questo momento il mal di testa in questa sua tipica manifestazione era stato trattato solamente con l’utilizzo di farmaci: grazie agli scienziati del San Raffaele è possibile utilizzare un anticorpo intelligente da loro costituito appositamente per inibire l’effetto del CGRP, un peptide che quando presente in eccesso è causa di emicrania. Spiega il responsabile del Centro per la diagnosi e terapia dell’ospedale romano, tra l’altro coordinatore della sperimentazione:

L’anticorpo viene iniettato sottocute una volta al mese per alcuni mesi consecutivi e la tollerabilità appare ottima, a differenza della maggior parte delle cure preventive finora utilizzate che possono invece indurre sonnolenza, astenia e aumento di peso. Curare un mal di testa complesso non può mai tradursi in un “mi dia una cura”: al paziente è richiesto un attento monitoraggio degli attacchi, un contenimento dell’uso improprio di analgesici e un trattamento delle eventuali situazioni (vedi stress, depressione, ansia) che alimentano la sua patologia.

Insomma, per curare in modo efficace l’emicrania si potrà con molta probabilità usare presto questo vaccino per il mal di testa sperimentato di recente, ma vi è bisogno di una forte collaborazione da parte del paziente nella gestione di tutte le procedure. Quello a cui puntano ora gli scienziati con il loro speciale anticorpo è di ampliare la sperimentazione nella seconda parte del 2016 su quei pazienti che subiscono attacchi emicranici in forma non cronica.

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