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Dolore alla parte superiore dell’addome: le malattie associate

Molto spesso le persone tendono a sottovalutare i segnali del proprio corpo, specie in giovane età. Tuttavia, il dolore addominale, così come altri dolori, è un disturbo che può essere associato a diverse problematiche. Pertanto, è importante non sminuirlo, specie se si verifica con una certa costanza. Infatti, spesso è un sintomo di un’altra patologia, la quale potrebbe essere decisamente più seria. Per individuare quali sono i problemi che causano questi dolori, è possibile dividere l’addome in due parti, quella superiore e quella inferiore. In particolare, la parte alta dell’addome ospita diversi organi che possono essere colpiti, come l’intestino, il fegato e il pancreas. Di conseguenza, se si avvertono dolori in questa zona dell’addome, è probabile che ci siano problemi legati a questi organi.

addome

Pancreatite cronica

Con il termine pancreatite cronica, si fa riferimento a una patologia del pancreas che deriva da una prolungata infiammazione. In questo caso, il tessuto del pancreas viene sostituito con tessuto cicatriziale e fibroso, che non gli permette di svolgere i suoi compiti. Le principali funzioni del pancreas sono due: la secrezione esocrina e quella endocrina. La prima serve a digerire il cibo, mediante gli enzimi digestivi, mentre l’endocrina è necessaria per controllare il metabolismo dei nutrienti e regolare il livello di glucosio nel sangue, rilasciando ormoni (insulina e Glucagone).  L’infiammazione, come già accennato, ostacola tali compiti, e si manifesta con dolore addominale prolungato o intervallato da periodi asintomatici. Un altro sintomo spesso è la diarrea, o più in generale la mal digestione e il dimagrimento. La diagnosi del problema viene effettuata principalmente mediante esami del sangue, che permettono di controllare anche l’eventuale presenza di diabete; esami delle feci (per valutare la funzionalità digestiva); risonanza magnetica, TAC, ecografia oppure endoscopia, che permettono di rilevare anche eventuali alterazioni dell’organo.

Pancreatite acuta

Si parla di pancreatite acuta quando il pancreas si infiamma in maniera improvvisa. Diversamente da come si potrebbe pensare, si tratta di un’infiammazione piuttosto comune, che dura da due o tre giorni fino ad un massimo di alcune settimane. Ciò che la caratterizza sono le fitte dolorose e improvvise localizzate nella parte alta dell’addome. Generalmente la pancreatite si sviluppa come conseguenza a una calcolosi della colecisti (o calcoli della cistifellea). In alcuni casi, anche se statisticamente meno probabili, la pancreatite acuta può manifestarsi anche in seguito a un episodio di abuso di sostanze alcoliche. I sintomi comuni della pancreatite acuta sono, oltre ai dolori diffusi nella zona addominale, il vomito, la febbre e nei casi di maggiore gravità, la setticemia e l’insufficienza respiratoria e renale.

La cura della pancreatite acuta

La cura della pancreatite acuta varia a seconda della gravità del proprio disturbo. Nel caso in cui la patologia dovesse presentarsi in forma lieve, in genere il paziente viene sottoposto a flebo in modo da integrare tutti i liquidi persi. Alla flebo, generalmente, seguono due o tre giorni di digiuno. Viceversa, nel caso in cui la pancreatite acuta dovesse manifestarsi in modo più aggressivo, potrebbe essere necessario il ricovero ospedaliero in terapia intensiva. Nei casi ancora più gravi, purtroppo, potrebbe essere necessario addirittura intervenire per via chirurgica.