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Stamina, rapporto commissione: il metodo non funziona

Sul metodo Stamina si è ad un momento cruciale: mentre dal Ministero fanno sapere che una nuova commissione scientifica verrà istituita dopo la bocciatura giunta da parte del Tar, iniziano ad uscire, per mezzo stampa, indiscrezioni sulle cartelle cliniche dei pazienti curati che mostrano come il protocollo non funzioni affatto.

Non entriamo nel merito di ciò che è stato scoperto, ma semplicemente vi riportiamo ciò che è stato rivelato. Il quadro che si evince non è dei più confortanti e sebbene Davide Vannoni nelle scorse ora abbia risposto ad ogni accusa, il dubbio sulla fattibilità del protocollo permane. E la mancanza dei risultati di una ricerca scientifica seria e condotta secondo tutti i crismi fa sentire la sua mancanza. Soprattutto dando uno sguardo, grazie a L’Unità, al rapporto della commissione sul metodo Stamina bocciata dal Tar e fino ad ora tenuto secretato secondo il quale non solo nessun paziente è effettivamente migliorato, ma all’interno del quale si punta il dito sull’uso del siero fetale bovino per l’infusione. Metodologia che potrebbe potenzialmente, secondo gli esperti, portare al contagio con il morbo della mucca pazza.

Non è stato rivelato molto del lavoro di Istituto superiore di Sanità, Nas e Centro Nazionale Trapianti sul metodo Stamina, ma ciò che si evince non è entusiasmante. Soprattutto per ciò che concerne i possibili effetti collaterali, che non hanno bisogno di paroloni scientifici per risultare chiari: nausea, cefalea e meningiti batteriche. Il quadro, lo ripetiamo non è dei migliori. Nonostante tutto il Ministero procede, secondo quanto richiesto dal Tar, alla nomina di una nuova commissione e giusto ieri il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha incontrato a Chieti il papà di Noemi, la bimba di 18 per la quale è arrivato il via libera dal Tar dell’Aquila per l’accesso d’urgenza al protocollo. Il ministro ha commentato:

Io sono molto preoccupata per la salute dei cittadini italiani e per queste famiglie che sono in condizioni di grandissima sofferenza. Credo che il Parlamento dovrà affrontare questi temi. Se le istituzioni prendono un abbaglio devono pagare per questo.

Una frase dalle molteplici interpretazioni, mentre dal rapporto della commissione si scopre che ad aver raggiunto miglioramenti sensibili sono stati solo tre pazienti. Non sarebbe il caso di mettere il punto sulla situazione in modo ufficiale?

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