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Difficoltà ad addormentarsi: cosa fare

Chi non ha mai sperimentato almeno una volta nelle vita la difficoltà ad addormentarsi? Un fenomeno che, tuttavia, quando capita si rivela decisamente fastidioso e persino invalidante, dal momento che influisce sia a livello fisico che psicologico. Le conseguenze più comuni sono nervosismo, effetti negativi sull’umore, la memoria, le emozioni, l’apprendimento, nonché su molteplici funzioni biologiche.

In questo articolo vi raccontiamo qualcosa di più su cosa si può fare quando si ha difficoltà ad addormentarsi e mantenere il sonno per tutte le ore della notte. Qualcosa che è essenziale per vivere la quotidianità e mettere l’organismo nelle condizioni di poter funzionare al meglio anche di giorno.

Difficoltà ad addormentarsi: di cosa parliamo?

La difficoltà ad addormentarsi fa parte dei disturbi del sonno, o meglio, è sicuramente il più comune e diffuso, alla base anche di ulteriori problematiche. Un fenomeno che può essere sia occasionale sia cronico. In questo caso la manifestazione del fenomeno tende a perdurare nel tempo e viene definita con un nome specifico: insonnia cronica o acuta.

Stando alle statistiche i fenomeni salutari di insonnia riguardano circa il 30-50% della popolazione italiana, mentre il 10% si trova a combattere con l’insonnia cronica.

La difficoltà ad addormentarsi può verificarsi in due modalità principali, a seconda del momento in cui subentra:

  • Disturbi di insonnia durante la fase iniziale. La difficoltà classica ad addormentarsi, che entra in gioco nella fase in cui ci si trova ad andare a letto e si fa fatica a prendere sonno. 
  • Disturbi legati al mantenimento del sonno. La persona si addormenta senza particolari problemi, ma tende a risvegliarsi dopo poche ore, con la difficoltà a riprendere il sonno lì dove si era interrotto. 

Le cause

Le cause dell’insonnia sono diverse e colpiscono i soggetti affetti dalle seguenti problematiche o abitudini:

  • Ansia e depressione.
  • Stress.
  • Altri disturbi del sonno quali le apnee notturne.
  • Presenza di patologie invalidanti.
  • Altre patologie come ipertiroidismo, cefalea, dermatite atopica, sifilide, sindrome premestruale, intolleranze alimentari.
  • Abitudine a coricarsi a orari sempre diversi.
  • Abitudine a dormire durante il giorno.
  • Poca attività fisica.
  • Abitudine a utilizzare apparecchi elettronici mentre si è a letto.

A soffrire di difficoltà ad addormentarsi sono prevalentemente le donne, maggiormente interessate dai disturbi del sonno rispetto agli uomini. Le persone anziane presentano una maggiore incidenza di quelle giovani; il motivo, in questo caso, è da ricercare più che nell’invecchiamento fisiologico nel fatto di una percezione diversa della qualità della vita.

Qualora il fenomeno di insonnia denotasse una manifestazione cronica è importante confrontarsi con il proprio medico, ancora di più in presenza di patologie particolari, compresi i disturbi cardiocircolatori.

Cosa fare?

Si può agire in due modi, da utilizzare separatamente oppure insieme: cambiando alcune abitudini che possono essere errate e adottando dei rimedi. Fondamentale individuare le cause del problema, in modo da poter agire nel modo più mirato possibile.

Le abitudini 

Le abitudini più comuni a cui è necessario prestare attenzione, per contrastare la difficoltà ad addormentarsi ma anche per avere una migliore qualità della vita, sono le seguenti:

  • Ripristino dei ritmi circadiani sonno-veglia.
  • Se dopo 15 minuti non si riesce a prendere sonno, è meglio alzarsi, leggere, ascoltare musica, fare un bagno: insomma, rilassarsi ma senza utilizzare il cellulare.
  • Non utilizzare il cellulare e i dispositivi elettronici prima di andare a dormire.
  • Predisporre la camera per il sonno, facendo attenzione che sia silenziosa, alla giusta temperatura e buia, senza aria stantia.
  • Non bere alcolici prima di addormentarsi.
  • Avere degli animali sul letto non aiuta.
  • Mangiare cibi leggeri evitando gli eccessi, anche nel senso del digiuno.
  • Attenzione al riposo pomeridiano: è importante non superi la mezz’ora.
  • Fare attività fisica regolare.
  • Evitare l’assunzione di farmaci antistaminici, quando possibile.

Queste le abitudini per favorire il sonno, tutte pensate all’insegna di uno stile di vita sano e in cui l’organismo presenta ritmi regolari. Fondamentale agire anche sull’eventuale stress causato dalla quotidianità, spesso difficile da evitare. Concedersi una pausa, praticando sport ma anche organizzando un massaggio, per fare degli esempi, si rivela essenziale.

I rimedi

La maggiorparte delle medicine per addormentarsi che si trovano in farmacia non necessitano di prescrizione medica e sono realizzate a partire dalla tradizione erboristica. Rimedi naturali e in grado di agire in maniera benefica sull’organismo, senza dare, allo stesso tempo, una sensazione fastidiosa di intorpidimento durante il giorno.

Le piante medicinali più adoperate per i rimedi dedicati a chi ha difficoltà ad addormentarsi sono la valeriana, la camomilla, la lavanda, la melissa e la passiflora. Si trovano disponibili sotto forma di capsule e compresse; quando sono efficaci vedono necessariamente l’integrazione di una componente quale la melatonina: un ormone che facilita la capacità di addormentarsi, riducendo i tempi. Interessanti anche le tisane, funzionali per il rilassamento della persona.

La maggiorparte dei rimedi medicinali agisce sotto forma di integratore. Come tutte le soluzioni di questo tipo vanno intese come un di più e non un sostituto a una dieta sana e varia.