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Morire per cause ambientali

Morire per cause ambientali? E’ possibile, soprattutto se si vive o si lavora in luoghi inquinati che non consentono di salvaguardare la propria salute da contaminazioni potenzialmente pericolose che, come killer silenziosi, agiscono sull’organismo.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che più di 12 milioni e mezzo di persone siano morte nel 2012 a causa dell’inquinamento ambientale. O meglio di patologie scaturite dallo stesso. Inquinamento atmosferico, contaminazione dell’acqua, agenti inquinanti nel suolo e pesticidi sono solo alcuni dei fattori di rischio che continuano ad influenzare le condizioni di vita di miliardi di persone del mondo. E che dire poi dei cambiamenti climatici ed alle radiazioni ultraviolette che ci colpiscono in maniera ancora più forte a causa del buco nell’ozono? Sono inesorabili killer silenziosi dell’uomo.

Essi infatti pur rimanendo spesso invisibili o non percepibili sono in gradi di causare problemi respiratori cronici e neoplasie nella popolazione, tanto quanto problemi di cuore ed ictus. Non si può non pensare all’aumento dei casi di melanoma e di cancro della pelle ( purtroppo accompagnati da una certa riluttanza alla protezione da parte degli individui, N.d.R.). o a come le contaminazioni nel suolo e nell’acqua abbiano portato ad una crescita di diverse forme tumorali.

La lotta contro alcuni parassiti ed insetti ha condotto verso un miglioramento ambientale e una maggiore sopravvivenza in quei paesi dove si moriva per malaria e diarrea ma è necessario agire, secondo gli esperti dell’OMS anche nei paesi più sviluppati:

Un ambiente salutare supporta una popolazione salutare. Se gli Stati non agiscono per migliorare i luoghi di vita e di lavoro della popolazione, milioni di persone si ammaleranno e moriranno troppo giovani.  C’è bisogno di investire in strategie che consentano di ridurre i rischi ambientali nelle città, nelle case e nei luoghi di lavoro. Darsi da fare in questo frangente significa riuscire ad abbattere il numero di casi di malattie cardiovascolari e respiratorie, incidenti e cancro e contestualmente risparmiare sulla spesa sanitaria.

 

Le malattie più diffuse e dipendenti dall’inquinamento ambientale? Ictus, infarto e neoplasie. E’ necessario agire e farlo in fretta.

Fonte |OMS

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