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Semi di lino, gli effetti collaterali

I semi di lino possono essere un ottimo cibo da consumare per ottenere benefici, ma non dobbiamo dimenticare di fare attenzione anche a quelli che sono i loro effetti collaterali. Scopriamoli insieme.

Non sempre i semi di lino fanno bene

I semi di lino apportano un’ottima quantità di omega 3 alla dieta, risultando perfetti da consumare per chi intende seguire un regime vegano. Hanno la capacità di tenere sotto controllo il colesterolo e i livelli di glicemia. Questo però non significa che se esageriamo con il dosaggio questi non abbiano conseguenze sulla nostra salute. Ecco alcune cose che dobbiamo sapere prima di consumare questo alimento.

La prima cosa è tentare di scoprire se abbiamo un’allergia ai semi di lino. È già capitato che con un uso eccessivo gente la abbia sviluppata. Nel caso in cui mangiandoli sperimentiamo prurito, arrossamento, gonfiore, vomito e diarrea dobbiamo consultare il nostro medico per comprendere se dipenda da loro.

Consumare troppi semi di lino porta anche a un aumento delle infiammazioni. Questo nonostante gli omega 3 siano noti antinfiammatori. Questo alimento possiede anche altri nutrienti che, se consumati in modo eccessivo, possono invece favorirle.

Non dovrebbero essere consumati i semi di lino da coloro che intendono rimanere incinte o soffrono di ovaio policistico. La casistica parla dello sviluppo di patologie importanti derivanti da un consumo eccessivo di questi semi. Mangiarli viene sconsigliato, tra le altre cose, durante la gravidanza e l’allattamento, proprio per quei fito estrogeni che potrebbero disturbare lo stato di salute dell’organismo.

Attenzione alle dosi assunte

La misura è sempre il fattore basilare in questi casi. Alte quantità di questo alimento, a causa della ricchezza di fibre,  potrebbero causare diarrea nonostante il beneficio che di solito apportano all’intestino. Per evitare che possano, al contrario, essere causa di occlusione intestinale i semi dovrebbero essere sempre consumati tritati e con importanti quantità di acqua.

Infine, ma non per importanza, uno degli effetti collaterali che bisogna osservare con attenzione è il loro interferire con l’assunzione di specifici farmaci. Sempre a causa dell’alta dose di fibre i medicinali potrebbero non essere assimilati correttamente dall’organismo.

Va sottolineato: in teoria la dose ottimale di semi di lino da consumare nella dieta e da tre a sei cucchiaini al giorno. Ma come finora indicato è bene verificare che il loro consumo non risulti problematico, abbassando eventualmente la dose. I semi di lino possono aiutarci a stare bene e a perdere peso, ma se gestiti correttamente possono causarci anche patologie importanti a danno dell’utero e non solo. Il consiglio è quello di regolarsi in modo adeguato.