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Cyber droga: i-doser, i file audio stupefacenti

Lo sballo ora è on-line, sotto forma di idose, file sonori usati come stupefacenti.
A lanciare l’allarme è il Nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di Finanza.
Le sequenze sonore incriminate hanno particolari onde con frequenze comprese tra 3 e 30 hertz, stesse frequenze su cui lavora il cervello umano.
Sono sufficienti un paio di cuffie per far giungere questi suoni al cervello e scatenare reazioni che intensificano ed eccitano l’attività cerebrale.
Il meccanismo è fin troppo semplice: nei normali brani musicali si inseriscono degli infrasuoni, non percepiti dall’orecchio umano, ma capaci di ottenere sensazioni di rilassamento o ipereccitazione.

Su siti come www.i-Doser.com è possibile scambiarsi addirittura opionioni e consigli sui diversi infrasuoni stupefacenti.
Il fenomeno è nato in Spagna, negli Stati Uniti è gia un business.
Un file di questo tipo, chiamato I-dose costa tra le 5 e le 10 euro e può essere riutilizzato ovvero riascoltato infinite volte.
Questo lo rende appetibile oltre ogni limite. Per il momento non si conoscono i rischi della cyber droga.
Si attendono le risposte degli esperti. Quel che è certo è che se facesse male, quei siti dovrebbero essere dichiarati illegali.
Per evitare ogni rischio, non scaricate e non ascoltate alcun file sonoro modificato con gli infrasuoni.
[Fonte: www.ansa.it]