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Influenza australiana,  quali sono i sintomi

L’influenza australiana è arrivata in Italia e sta causando allarme in tutta la penisola. Secondo i dati resi noti da Influnet sarebbero stati almeno 762.000 italiani a letto la scorsa settimana.

Attenzione alle conseguenze del contagio

A quanto pare l’influenza, che grazie alle mascherine aveva fatto meno danni negli anni scorsi, è ritornata in tutta la sua potenza. Matteo Bassetti, direttore del reparto di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, spiega che i numeri sono alti e la virulenza anche. Si è tornati alla “forza propulsiva dell’influenza del 2009”. E’ un’influenza australiana che fa paura per via delle conseguenze che può portare. Come malattie da pneumococco e polmoniti nonché tutta una serie di virus para-influenzali.

C’è chi auspica un ritorno alle mascherine per proteggersi e chi non è d’accordo. Secondo Bassetti il miglior modo di prevenire l’attuale influenza è quella di vaccinarsi sia contro di questa sia contro le infezioni da pneumococco. Al momento l’incidenza più forte è nel target dei più piccoli. A breve, però, anche adulti e anziani dovranno avere a che fare con questo virus.

Come accade anche nel resto d’Europa i bambini soffrono anche della diffusione del virus respiratorio sinciziale con le sue bronchioliti. E come sottolinea con l’Adnkronos Mariano Magrì della Asl di Lecce, l’ondata dei contagi è così forte che sta rischiando di mettere in difficoltà i reparti di pediatria in tutta Italia.

Sebbene al momento non possa essere fatto un bilancio della gravità della situazione rispetto agli anni passati, si può già sostenere come un numero di contagiati sia più alto rispetto agli scorsi anni.

I sintomi dell’influenza australiana

Quali sono i sintomi dell’influenza australiana che quest’anno ci ha colpito in anticipo? I principali sintomi della influenza australiana sono il raffreddore, la tosse, la cefalea e i dolori muscolari. Soprattutto in età pediatrica però si temono le complicanze tra le quali figurano polmoniti, encefaliti, otiti, miocarditi che potrebbero portare i più piccoli a necessitare di un ricovero. Ovviamente molta attenzione deve essere fatta anche per gli anziani, che al pari dei più piccoli rischiano di finire con più facilità in ospedale.

La prevenzione è il mezzo migliore per combattere questa influenza australiana. Bisogna quindi evitare i contatti tra persone malate e persone sane e sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale. Basta davvero poco per proteggersi e proteggere in modo efficace. E’ importante non farsi trascinare da paure stupide che rischiano solo di mettere la salute in stallo. 

Cerchiamo di non farci abbattere da questa influenza australiana.