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Malattia del sonno

Malattia del sonno

La malattia del sonno è un’infezione causata da organismi trasportati da alcune mosche che comporta un gonfiore del cervello.

CAUSE: La malattia del sonno è causata da due organismi, Trypanosoma brucei rhodesiense e Trypanosomoa brucei gambiense. La forma più grave della malattia è causata dal rhodesiense. Le mosche tse-tse trasportano l’infezione. Quando una mosca infetta morde, causa dolore ed un gonfiore rosso. L’infezione si diffonde attraverso il sangue, causando episodi di febbre, cefalea, sudorazione e gonfiore dei linfonodi. Quando l’infezione si diffonde al sistema nervoso centrale, provoca i sintomi tipici della malattia del sonno. Quando raggiunge il cervello, avvengono cambiamenti comportamentali come la paura, sbalzi di umore, seguiti da mal di testa, febbre e debolezza. L’infiammazione del cuore (miocardite) si può anche sviluppare.

I fattori di rischio includono vivere in alcune parti dell’Africa dove la malattia è diffusa ed essere morsi dalle mosche tse-tse. La malattia è estremamente rara in Occidente, e capita solo ai viaggiatori che hanno visitato o vissuto in quelle zone endemiche.

SINTOMI: Le infezioni portano alla sonnolenza durante il giorno, ma all’insonnia di notte. Il sonno diventa incontrollabile quando la malattia peggiora, e conduce infine al coma. I sintomi generali comprendono:

  • Ansia;
  • Sonnolenza;
  • Febbre;
  • Mal di testa;
  • Insonnia di notte;
  • Cambiamenti d’umore;
  • Sudorazione;
  • Nodi linfatici in tutto il corpo;
  • Gonfiore, rossore e dolore nei noduli sul sito del morso;
  • Voglia incontrollabile di dormire.

DIAGNOSI: Un esame fisico può mostrare i segni della meningoencefalite (infiammazione del cervello e della sua copertura, le meningi). Gli esami da effettuare sono i seguenti:

  • Livelli di albumina;
  • Striscio di sangue;
  • Test del liquido cerebrospinale;
  • Esame emocromocitometrico completo (CBC);
  • Livelli di globulina;
  • Aspirazione del linfonodo.

La maggior parte dei test sugli anticorpi e antigene non sono molto utili perché non riescono a distinguere tra infezione in corso e quella precedente. Specifici livelli di IgM (immunoglobuline M) nel liquido cerebrospinale possono essere utili.

TERAPIA: I farmaci usati per curare questo disturbo sono:

  • Eflornitina (solo per la forma gambiense);
  • Melarsoprolo;
  • Pentamidina;
  • Suramin (Antrypol).

PROGNOSI: Senza trattamento, la morte può verificarsi entro 6 mesi a causa dell’insufficienza cardiaca o per le infezioni da rhodesiense. L’infezione gambiense provoca la classica “malattia del sonno” che peggiora più rapidamente, spesso in poche settimane. Entrambe le malattie devono essere curate immediatamente. Possibili complicazioni sono legate a lesioni dovute all’addormentarsi durante la guida o mentre si fanno altre attività, e dal danno progressivo al sistema nervoso.

Contattare un medico se avete i sintomi di questo disturbo. E’ importante iniziare il trattamento il più presto possibile.

PREVENZIONE: Le iniezioni di pentamidina possono prevenire la malattia gambiense, ma non la rhodesiense. Misure di controllo degli insetti possono aiutare a prevenire la diffusione in zone ad alto rischio.

[Fonte: Ny Times]

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