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Donne operate al seno: foto toccanti di “The Scar Project”

 

Scorrendo tra le diverse iniziative in atto per raccogliere fondi per la lotta del cancro al seno, non si può non focalizzare la propria attenzione sul “The Scar Project” una mostra fotografica che senza mezzi termini ci mostra uno dei lati più crudi del tumore, quello della mastectomia.

Bellissime immagini di donne, ma crude e senza scampo nella loro durezza. Ritratti di giovani donne che sono sopravvissute al cancro al seno ma che hanno dovuto sottoporsi ad una mastectomia per poter raggiungere uno stato di guarigione soddisfacente. Non è facile per le donne rinunciare al seno, una delle forme più evidente di espressione della loro femminilità. “The Scar Project” è sì un modo per attirare l’attenzione sul problema e raccogliere fondi per la ricerca, ma è anche un modo per celebrare il coraggio di moltissime donne che combattono contro questa patologia.

Da questo punto di vista è una mostra molto importante oltre che una pregevole iniziativa, perché dà modo di vedere un lato del cancro al seno e della sua guarigione che la popolazione, a meno che non lo viva, è destinata quasi sempre a non vedere. Decine di migliaia di donne ogni anno vengono diagnosticate con un tumore al seno, una malattia che rappresenta la primaria causa di morte nelle donne di età compresa tra i 15 ed i 40 anni. Non è incurabile: se preso in tempo le percentuali di sopravvivenza sono abbastanza alte.

Questi ritratti sono vite che ce l’hanno fatta e che anche se sembra che manchino in qualcosa sono la testimonianza più bella della vita che possa esistere. Giovani donne che hanno battuto il cancro e che possono testimoniarlo. Mostrando come la femminilità non si perde per una mastectomia, che una operazione non elimina l’essenza di quello che una persona è. Donne coraggio che hanno combattuto con le unghie e con i denti e ce l’hanno fatta.

Photo Credit | The Scar Project