Home » Storie di Medicina » Paul Alexander, una vita intera nel polmone di acciaio

Paul Alexander, una vita intera nel polmone di acciaio

Paul Alexander è morto l’11 Marzo a 78 anni dopo averne passati 72 in un polmone d’acciaio a causa della poliomielite.

La storia di Paul Alexander

La poliomielite è una malattia infettiva che colpisce in particolare i neuroni del midollo spinale e che attacca principalmente i bambini sotto i 5 anni. Ora esiste un vaccino che consente di controllare la patologia creato nel 1955.

La sua storia è incredibile, sia dal punto di vista medico che per la resilienza che quest’uomo, ammalatosi a soli sei anni, ha avuto nel corso della sua vita. Dobbiamo sottolineare che, nonostante la malattia e la necessità del polmone d’acciaio, l’uomo ha vissuto una vita piena e quasi normale.

Questo è stato possibile perché Paul Alexander, grazie al supporto di un fisioterapista davvero all’avanguardia, ha imparato a praticare già dagli 8 anni, per tre minuti di fila, la respirazione a rana o glossofaringea.

Si tratta di una tecnica che consente di intrappolare aria nella bocca e nella gola e spingerla verso i polmoni. Come? Rimanendo a bocca chiusa, più attendo la lingua e allenando i muscoli della gola. Con gli anni Paul Alexander è riuscito ad applicarla per alcune ore.

Fattore che gli ha consentito non solo di poter passare del tempo all’esterno sul portico di casa a prendere aria, ma anche di poter lavorare e rappresentare i propri clienti in tribunale.

Il covid lo ha debilitato

Paul Alexander, infatti, in questi anni si è laureato presso la scuola di legge di Austin ed è riuscito ad avere una vita piena.  Anche se tutte le notti e per molte ore durante il giorno doveva comunque rimanere all’interno del polmone d’acciaio. Ciò che ha vissuto ha rappresentato un esempio importante perché ha consentito anche di far uscire dall’oblio in cui si trovava la sua storia di disabilità.

Ci ha messo 8 anni, digitando sulla tastiera con un pennello tenuto con la bocca mentre si trovava nel polmone d’acciaio, ma Paul Alexander è stato anche in grado di scrivere un’autobiografia. E negli ultimi anni, prima della sua morte, era anche diventata una star di Tik Tok dove condivideva alcuni video relativi alla sua giornata e interagiva con il pubblico.

La pandemia ha portato conseguenze alla sua salute. Ma il covid si è rivelato con molta probabilità la sua condanna a morte nel febbraio 2024, quando è stato ricoverato di urgenza in ospedale. Non sono state rese note le cause del suo decesso, ma quasi sicuramente si tratta di qualcosa legato a questa patologia.