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Protesi al seno e minorenni, risponde il Prof. Gasparotti

Protesi al seno. Varato dal Consiglio dei Ministri il ddl sull’istituzione del Registro nazionale degli impianti protesici mammari.  Abbiamo già parlato di questa proposta legislativa prevede obblighi informativi per le pazienti ed il divieto, con fini puramente estetici, per le minorenni. In molti da tempo chiedevano una regolamentazione sul Far West della chirurgia estetica.  Ma il primo passo del Governo Italiano non ha riscosso il successo previsto.

Ideologicamente è una iniziativa giustissima, ma nella pratica non ha senso: una minorenne può decidere di andare ad operarsi all’estero, ovunque la legge lo permetta, con i rischi connessi

A parlarci è il Prof. Marco Gasparotti chirurgo plastico con all’attivo più di 15.000 interventi (qui trovate la sua pagina web), che aggiunge:

Le protesi al seno vanno impiantate da medici specialisti. Un otorinolaringoiatra non può ritoccare le orecchie a sventola o un ortopedico tirare su un gluteo!  Il primo passo per una regolamentazione deve basarsi su questo principio.

Inoltre in  Italia non abbiamo grandi richieste di interventi di chirurgia plastica sui minori e quelle per le protesi al seno sono rarissime. Difficilmente un serio professionista accetta di fare una mastoplastica additiva ad una 15enne.

Al contrario,  medici poco scrupolosi potrebbero far risultare sulla cartella clinica una asimmetria dei seni patologica. Come tale sarebbe operabile, decadrebbe il divieto. In realtà nessun seno è perfettamente eguale all’altro, quindi ecco che la legge sarebbe aggirata anche affermando una mezza verità. La protesi poi non è l’unico mezzo per aumentare il volume del seno: attualmente è possibile usare il grasso, che si toglie dai glutei, oppure il macrolane, un filler per il corpo a base di acido ialuronico.

Perchè questi non dovrebbero essere considerati pericolosi come gli altri? E perchè solo protesi al seno e non nasi ed orecchie rifatte? I rischi di fatto ci sono, come per tutti gli interventi chirurgici soprattutto se ci si affida alle mani e alle strutture sbagliate.

Insomma è giusto che si dia un segnale, un monito sull’uso scorretto della chirurgia estetica, ma bisogna partire dalla serietà dei medici, dal controllo delle strutture e dalla corretta informazione

conclude il prof. Gasparotti, citato nella lista dei 100 migliori chirurghi estetici del mondo redatta dallo Sherrel Aston Centre of Cosmetic Surgery di New York.

Gli interventi di chirurgia estetica, sia che si tratti di minorenni o meno, rimangono una pratica piuttosto controversa nel nostro paese, e non è raro imbattersi delle dichiarazioni di qualche star che nella maturità, si convince di averne abusato un po’ troppo.