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Obama interviene sulla sanità e taglia i costi dei farmaci

Uno dei grossi problemi degli Stati Uniti, antecedente anche alla recessione economica, è senza dubbio la sanità. Per quanto gli States possano dirsi avanzati rispetto agli altri Paesi del mondo, rimangono ancora tantissimi cittadini che non hanno alcun diritto in materia sanitaria e che non possono permettersi di farsi curare nemmeno per un raffreddore.

Per la precisione, secondo i dati del Ministero della Sanità Usa, gli americani senza copertura sanitaria sono 46 milioni, quasi quanto tutti gli italiani. Si tratta di un fatto gravissimo visto che la sanità pubblica è malandata ed è un animale piuttosto raro, mentre proliferano cliniche private in tutti gli Stati, ma che se non si ha la copertura sanitaria preferiscono lasciare la gente a morire.

Per questo, nella sua campagna elettorale, Obama ha puntato molto su questo aspetto, ed ora, a poco più di 100 giorni dall’inizio del suo mandato, ha trovato un accordo storico che traccia la strada verso il progresso anche in questo campo. Le industrie farmaceutiche hanno deciso di tagliare i costi dei medicinali per un totale di duemila miliardi di dollari entro 10 anni.

Questi soldi, in parte pagati dallo Stato, andranno a finanziare il programma che Obama aveva in mente sin da quand’era solo un Senatore, e cioè dare una copertura sanitaria a quanti più cittadini possibile. Questi 2 mila miliardi sembrano una cifra enorme, ma in realtà si tratta solo dell’1,5% all’anno del costo delle spese complessive, il che fa capire che di certo le aziende farmaceutiche non andranno in bancarotta, ma faranno del bene a chissà quante migliaia di persone.

Già 16 anni fa Bill Clinton ci aveva provato, ma una campagna pubblicitaria delle case farmaceutiche coalizzate convinse gli americani che questa scelta era sbagliata. In particolare girava in tv la pubblicità di una finta coppia di americani, Harry e Louise, che parlando della scelta del presidente di tassare le case farmaceutiche per aiutare gli americani, convinsero la gente che quello era un errore e sarebbe stato solo dannoso. Oggi Harry e Louise sono tornati, ma invitati proprio da Obama, ed hanno reso pubblico il loro appoggio a questa campagna. Forse non risolverà il problema, ma sarà un grosso aiuto.

[Fonte: Corriere della Sera]