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Cellulari, a maggior rischio ronzio gli assidui della telefonia mobile

Salute e cellulari. Un recente studio riapre la diatriba affermando che chiacchierare troppo a lungo al telefonino può essere fonte di fastidiosi ronzii o di altri rumori all’orecchio. A dirlo è una recente ricerca condotta da un’équipe di ricercatori dell’Università di Vienna e pubblicata sulla rivista di divulgazione scientifica Occupational and Environmental Medicine.

Il dibattito scientifico sui cellulari non conosce fine. Ancora oggi sono in corso macro studi per studiare gli effetti a lungo termine sui bambini soprattutto ed eventuali danni per la salute.

Parlare al telefono sempre e ovunque era impensabile per le vecchie generazioni, che ricorderanno sicuramente il telefono grigio dal trillo inconfondibile rigorosamente fisso in un angolo della casa. Oggi c’è più privacy, si può parlare dappertutto e c’è chi magari ne abusa, parlando alla guida senza auricolare, regalando il cellulare ai figli di cinque anni perché a scuola ce l’hanno tutti e per tenere d’occhio i più piccoli. Anche se questo ha le sue controindicazioni, con persone non proprio ben intenzionate, come abbiamo visto in molti episodi di cronaca, che ne abusano per adescare minori e farsi inviare mms osceni.

Si è parlato spesso di telefonini e tumori, soprattutto al cervello: se un mese qualche studio evidenziava relazioni pericolose, il mese successivo arrivava la smentita da ulteriori ricerche. Insomma, sapere con certezza i danni a lungo termine dell’esposizione alle onde elettromagnetiche dei cellulari sembra ancora utopia.

Quello che pare aver accertato questo studio austriaco è invece un sintomo a breve termine, confrontando l’uso del cellulare rispettivamente di un campione di 100 pazienti affetti da acufene e di 100 soggetti sani. Dai risultati si evidenzia che chi utilizza il telefonino per più di dieci minuti al giorno ha fino al 70% in più di episodi di ronzio all’orecchio.
Si tratta di un disturbo dell’udito di cui soffre il 10% della popolazione mondiale e che solitamente si riconduce a rumori forti, traumi alla testa e all’assunzione di particolari sostanze, o tutt’al più a cause sconosciute. Ma oggi spunta un nuovo imputato: il telefonino, appunto. Pare che, oltre al 70% di ronzio in più dopo dieci minuti di conversazione al giorno, aver superato le 160 ore totali aumenti in generale il rischio di ronzii di ben il 60%.

[Fonte: Adnkronos]