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Le tossine nel nostro corpo: il male del secolo

La presenza delle tossine nel nostro cor­po è un argomento d’attualità conferma­to dall’ allarmante rapporto del WWF del mese d’ottobre 2005: non meno di 73 pro­dotti chimici pericolosi sono stati trovati nel sangue di 13 famiglie europee! La crescita esponenziale delle intolleranze, delle allergie e delle patologie più gravi connesse, fra l’altro, all’inquinamento del nostro ambiente, preoccupa giustamente i responsabili della Salute Pubblica.

Se il corpo umano dispone di armi che gli per­mettono di distruggere questi veleni, non sempre riesce a liberarsi abbastanza ve­locemente dei residui derivati dal loro de­terioramento, spesso molto più tossici delle molecole originarie. Come rimediare? La risposta risiede in gran parte nella stimolazione delle vie di elimi­nazione naturali del corpo. Durante la sua lenta evoluzione, il corpo umano si è dotato di un sistema di disintos­sicazione capace di neutralizzare e poi di eliminare le tossine presenti nel suo ambiente naturale.

Dopo il lavoro di neutralizzazione degli enzimi specializzati, sono gli organi di eliminazione, i reni, l’intestino, la pelle e i polmoni che espellono dall’organismo i veleni inattivi. Nel XIX secolo, la rivoluzione industriale in­trodusse nuove molecole derivanti dal car­bone e dal petrolio. Dal diciannovesimo secolo, la rivoluzione industriale ha creato innumerevoli nuove molecole, a partire prima dal carbone e poi dal petrolio. Mentre il corpo umano ha impiegalo migliaia di anni a controllare le tossine provenienti dal suo ambiente natu­rale, tutti i prodotti chimici creati dall’uomo hanno meno di 150 anni.

L’organismo non ha ancoro avuto il tempo di controllare lo loro neutralizzazione. Di conseguenza, ogni giorno ci intossichiamo un po’ di più! intol­leranze, allergie, eczemi e altri problemi in aumento sono le conseguenze visibili. La fitoterapia è al servizio della ricerca. Modificare la propria alimentazione, fuma­re meno sono le prime misure efficaci, ma sono spesso insufficienti, sopratutto quan­do si pensa all’inquinamento atmosferico. Oltre a limitare l’ingresso delle tossine, è pure necessario eliminare quelle che si sono accumulate. Come? Stimolando gli argon preposti alla loro eliminazione. Determinale piante sono particolarmente efficaci: la be­tulla, l’olmaria comune, il carciofo, il dente di leone o ancora la bardana, la viola del pensiero, il finocchio, ecc.