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Sexsomnia, fare sesso nel sonno e dimenticarsene

Sexsomnia, ovvero fare sesso nel sonno e dimenticarsene. Sembra assurdo possa esistere una sindrome simile, eppure colpisce molte persone. Soprattutto gli uomini, che ne soffrono tre volte più delle donne. Esattamente si stima che la sexsomnia affligga ben l’8% dei pazienti che presentano già altri disturbi del sonno. Sono i dati emersi nel corso di SLEEP 2010, a San Antonio, in Texas, il meeting a cadenza annuale organizzato dalle Associated Professional Sleep Societies.

Ma che cos’è esattamente la sexsomnia e come si manifesta? Uno studio realizzato da un’équipe di ricercatori della University Health Network di Toronto, in Canada, presentato proprio nell’ambito di SLEEP 2010, descrive la sexsomnia come una sorta di incrocio tra insonnia e sonnambulismo. In pratica, mentre si dorme, si hanno rapporti sessuali con il partner e non ce n’è traccia nei ricordi del mattino seguente.

Sesso sonnambulo o incosciente che dir si voglia, la sexsomnia, lo anticipavamo, colpisce in prevalenza persone che soffrono già di un qualche disturbo del sonno. Come ha spiegato nel suo intervento uno degli autori dello studio, Sharon Chung:

Il dato da noi rilevato dell’8% sembra elevato ma è opportuno sottolineare che abbiamo studiato l’insorgenza del disturbo in soggetti che sono già affetti da altre malattie del sonno. Ci aspettiamo quindi che, nella popolazione in generale, la percentuale sia molto più bassa.

Insomma, un disturbo tutto sommato raro. Ma alquanto curioso. I dati sono stati raccolti analizzando le risposte di 832 pazienti (428 uomini e 404 donne) ricoverati in una clinica specializzata in disturbi del sonno. Ben 63 tra i partecipanti al sondaggio hanno risposto di aver avuto rapporti sessuali nel sonno con il partner, senza poi ricordarsene il giorno seguente. Ovviamente, il partner glielo avrà fatto prontamente notare al risveglio. Dal campione analizzato risulta che l’11% dei sexsonnambuli siano uomini, il 4% donne. Pare proprio che sia in misura maggiore il genere maschile a fare di più lo gnorri. Stavolta, però, ha una scusante: una malattia, la sexsomnia, ancora poco conosciuta perché quasi nessuno ne parla con il medico. Che dire: sogni d’oro a tutti!

[Fonte: Asca]