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Security feel better, la bevanda alla pera contro i sintomi post-sbornia

Security feel better, una bevanda alla pera contro i sintomi del post-sbornia. Già disponibile in molti Paesi europei e anche in alcuni locali notturni italiani, o ancora acquistandola sul web. Pare che questo cocktail benefico sia in grado di far immediatamente scemare i tassi alcolemici nel sangue, riducendo di ben il 50% il livello di alcol nel sangue in un lasso di tempo pari a circa quarantacinque minuti.

Bere tanto e ritornare subito in sè. Ubriacarsi e rientrare a casa sobri. Queste le promesse della bibita anti-sbronza. L’alcol oggi rappresenta una vera e propria moda diffusa in particolar modo nei week-end, un modo come un altro per divertirsi e provare un brivido. E tra i giovanissimi aumenta il numero di consumatori abituali di drink alcolici assunti insieme a sostanze stupefacenti, con gravi conseguenze per la sicurezza alla guida e comportamenti sociali devianti, stupri, risse, atti vandalici.

L’euforia del bere alcolici e superalcolici in dosi massiccie si esaurisce però nel giro di poche ore, e allora a rimanere in testa e su tutto il corpo saranno solo i segni poco piacevoli delle notti brave, un terribile mal di testa, nausea, vomito, capogiri e la sensazione di un treno che ci è passato sopra lasciando indenni ma terribilmente provati. I più fortunati torneranno in sè senza aver commesso niente di illecito, ma resterà comunque il malessere fisico a cui rimediare. E’ quì che interviene Security feel better, il drink riparatore, se così si può definirlo, a base di carciofo, erba angelica, tè yunan, ed erbe varie. L’azienda produttrice, la francese Ppn, ne descrive magistralmente l’efficacia:

Agisce a livello gastrico ed epatico, facilitando così la digestione di alimenti e bevande, anche alcoliche. E’ completamente naturale e risponde a tutti i requisiti sanitari imposti dalla Comunità Europea.

Tuttavia, quando il drink fu messo per la prima volta in commercio tre anni fa, esattamente in Francia, l‘Istituto Superiore di Sanità ne bloccò inizialmente la vendità per pubblicità ingannevole, provvedimento prontamente revocato soltanto tre mesi dopo. Ma funziona davvero? A quanto sostengono sul quotidiano genovese Il Secolo XIX, dopo averlo testato, sì e anche alla grande. I tassi alcolici dei volontari sarebbero scesi da 1,06 a 0,38 (il limite previsto dalla legge per potersi mettere alla guida è 0,50) nel giro di quaranta minuti.

[Fonte: Ansa]