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Matthew Perry, il ruolo della ketamina nella morte

Matthew Perry è morto in seguito a una intossicazione acuta da ketamina. Come è potuto accadere e quale è stato il suo effetto?

Cosa  dice l’autopsia di Matthew Perry

Il fatto che l’autopsia dell’attore, deceduto circa un mese fa, abbia riportato la presenza di questo anestetico all’interno del suo sangue ha fatto riaccendere il dibattito sulla sua sicurezza negli Stati Uniti. Un tema molto caldo anche perché è da un po’ che si parla degli effetti della prescrizione di questo farmaco per alcune patologie.

Nel caso di Matthew Perry bisogna prima sottolineare che l’uomo si sottoponeva a infusioni di questo farmaco per gestire la sua ansia e la sua depressione. Una terapia controllata e gestita da un professionista. Ciò che viene “contestato” è il fatto che le quantità di ketamina riscontrate nel corpo non sono compatibili con la suddetta infusione. Sarebbe infatti passato troppo tempo dall’ultima seduta perché l’attore potesse presentare tracce all’interno del corpo.

Tra le concause della morte sono state inserite anche l’annegamento, la malattia coronarica e gli effetti della buprenorfina utilizzata per combattere l’astinenza da oppioidi. Il decesso è stato registrato come accidentale ma bisogna capire come Matthew Perry abbia acquistato la ketamina che l’ha portato alla morte.

L’ipotesi è quella che si sia affidato al mercato illegale di stupefacenti. Qualcosa che dovrebbe allarmare data la scarsa qualità dei farmaci che vengono venduti online. Specialmente quelli di una certa tipologia che, non di rado, vengono tagliati in maniera sbagliata.

Le differenti versioni di Ketamina

La Food and Drug Administration ha approvato una versione della ketamina specifica per il trattamento della depressione. Questo però deve avvenire assolutamente sotto stretta osservazione medica all’interno di un contesto ospedaliero o clinico. Tra l’altro, questa terapia approvata nel 2019, prevede un follow up continuo per registrare la potenziale presenza di eventi avversi.

Ovviamente la morte di Matthew Perry accendere i riflettori in modo improvviso sul suo utilizzo. Si tratta di un farmaco non adatto all’uso in contesto domestico e che viene generalmente considerato molto rischioso. Da molto tempo la ketamina viene utilizzata come anestetico in sala operatoria. E purtroppo una sua versione è anche una comune droga da discoteca.

La sua potenziale pericolosità quindi è molto conosciuta. Come spiegato dalla Food and Drug Administration la ketamina può causare problemi alla vescica, depressione respiratoria e aumento della pressione sanguigna. Attualmente esistono degli avvertimenti, provenienti proprio dall’Autorità, riguardanti anchel’utilizzo di ketamina in pastiglie e spray. Non è difficile quindi pensare che Matthew Perry possa essere morto per un uso scorretto domestico di questo farmaco.