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Droghe leggere e droghe pesanti: sempre di droghe parliamo!

Anche se il nostro sistema giuridico le ha “legalizzate” come mezzi per ottenere lo stato ottimale per il raggiungimento della “simbiosi” religiosa o “catarsi”, le sostanze stupefacenti leggere rimangono pur sempre delle droghe. Certo il sentirsi disinibiti, prestanti, eccitati, esalta l’evasione settimanale, vissuta non come trasgressione ma come una sorta di compensazione per lo stress e la routine degli altri giorni. E’ noto, del resto, che sono state proprio le nuove droghe a conferire una connotazione industriale al settore delle attività ricreative. Tra queste ve ne sono un’infinità.

Consideriamo alcune, tra le più diffuse: la Ketamina è un anestetico che era usato nella chirurgia infantile, oggi solo in campo veterinario, che a basse dosi diventa uno psichedelico molto potente, più dell’LSD. In molti paesi (come l’Inghilterra) non è compresa nella lista degli stupefacenti, essendo usata come analgesico ed anestetico ed essendovi, da parte della classe medica, opposizioni alla sua inclusione nell’elenco in quanto farmaco veramente utile.

La Ketamina riduce il soggetto in uno stato vegetativo, in cui i muscoli sono rilassati e non presentano stati di ansietà. Il “viaggio” dura un quarto d’ora minimo, un’ora e mezzo al massimo. Dato che la persona rimane anestetizzata non è una droga che si assume solitamente in locali o feste, in quanto ci si perde la festa stessa, musica compresa, dal momento che, come primo effetto, c’è proprio la scomparsa dell’audio.

Le droghe psichedeliche-allucinogene (psicodislettici), che modificano l’attività cerebrale e I’interpretazione delle percezioni: funghi allucinogeni, LSD, mescalina, “ecstasy”, Hascish e marijuana. L’uso della marijuana e delle altre sostanze “leggere” danneggia la concentrazione, le registrazioni mentali ed il ricordo di immagini mentali precedentemente registrate. Queste droghe possono far svanire il senso di inadeguatezza, possono far sentire disinibita la persona inibita,far sentire forte la persona debole, soprattutto nei confronti del sesso.

Colui che fa uso di queste droghe ha un radicale mutamento di personalità e perde il desiderio nella vita. Uno degli effetti più ovvi del fumare la marijuana o l’hascisch è la stanchezza. L’effetto clou di queste sostanze è I’interiorizzazione: l’attenzione di una persona su se stessa; il risultato è un individuo che non ha più il controllo dell’ambiente e delle persone che la circondano, ma perennemente con “la testa fra le nuvole“.

Senza una dovuta attenzione, non si sviluppa una buona memoria e diventa molto difficile ricordare ciò che è stato registrato precedentemente.  L’uso di queste droghe induce nella persona stanchezza, pallore, problemi di memoria e cambiamenti di personalità. Ci sono 400 composti chimici nel fumo della marijuana. Tra questi è stato dimostrato che 60 causano il tumore. Questi prodotti chimici permangono infatti nei tessuti corporei per anni.

La marijuana contiene THC. Viene usata come droga (per via orale, intranasale, ma anche fumata o iniettata), per i suoi effetti che possono essere calmanti o allucinogeni, spesso insieme all’ecstasy. E’ particolarmente pericolosa perché può provocare una paralisi temporanea e insensibilità ai dolori: è quindi facile subire lesioni senza accorgersene.

L’LSD (dietilamide dell’acido lisergico), chiamato in gergo anche acido è un derivato sintetico della segale cornuta. Gli effetti dell’LSD sono tipicamente “psichedelici”. Gli effetti si manifestano dopo 30/60 minuti dall’ indigestione, raggiungono il picco in 2 o 3 ore si estinguono dopo 6-10 ore.

Una dose anche normale di LSD può provocare disturbi psichici transitori; i disturbi possono avere anche conseguenze più gravi e prolungate in alcuni casi. L’effetto negativo più frequente è l’ansia: il soggetto è spaventato dalla sensazione di non poter controllare i propri pensieri. In qualche caso una malattia mentale latente può aggravarsi e persistere anche a lungo dopo la cessazione degli effetti.

La mescalina (trimetossifeniletilamina) è il principio attivo del peyote, cactus ha effetti psichedelici. Gli effetti della mescalina sono meno violenti di quelli del peyote e sono descritti come analoghi a quelli dell’LSD. L’oppio è un lattice che si ottiene dall’incisione delle capsule non mature del papavero da oppio (Papaver Somniferum). Per i suoi effetti psicoattivi (fondamentalmente depressivi) viene fumato o mangiato.