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Terapia di intonazione melodica: imparare a cantare per ritornare a parlare dopo un ictus

Se qualcuno di voi ha visto il film di Joel Schumacher (1999) Flawless, ricorderà certamente un Robert De Niro insolitamente fragile, colpito da ictus, che chiede ad un vivace transessuale di insegnargli a cantare per recuperare la facoltà del linguaggio.
Ebbene, non accade soltanto nei film. La musica come terapia per riprendere a parlare a seguito di una paralisi è sempre più consigliata. L’ictus cerebrale, bloccando temporaneamente l’afflusso di sangue al cervello, può paralizzare tutto o metà del corpo, bloccando così anche i muscoli facciali e provocando spesso una situazione di afasia, difficoltà sia nel pronunciare le parole che nel posizionarle nel giusto ordine per formare frasi corrette.

Harvey Alter, un sessantaduenne americano colpito da ictus nel 2003, oggi ha ripreso a parlare, grazie ad “Happy Birthday“, canzoncina augurale molto diffusa, che per Harvey è stata davvera di buon auspicio:

Dopo l’ictus, mi sentivo frustato a non riuscire a parlare e ad esprimermi correttamente, così su suggerimento dello specialista del linguaggio Loni Burke, ho iniziato ad intonare il motivetto di Happy Birthday e ad usare il canto come terapia alla mia difficoltà di linguaggio. Oggi ho recuperato quasi del tutto la capacità di parlare.

Questa tecnica è chiamata terapia di intonazione melodica (MIT), e fu sperimentata per la prima volta nel 1973 dal dottor Martin Albert e dai suoi colleghi del Boston Veterans Affairs Hospital, per aiutare i pazienti con danni all’area di Broca, localizzata nell’emisfero sinistro del cervello e responsabile del linguaggio.