Home » IL NOSTRO CORPO » Bocca e Denti » Mock up per trattamenti estetici dentali: protocollo e materiali

Mock up per trattamenti estetici dentali: protocollo e materiali

Sempre più persone si rivolgono all’odontoiatra per migliorare l’aspetto estetico del loro sorriso. La bravura dell’odontoiatra si vede anche qui: sapere interpretare il desiderio del paziente, capire quali interventi sono fattibili e quali no e, se possibile, tradurli in realtà. Generalmente, i pazienti che si rivolgono allo studio odontoiatrico per esigenze estetiche sono particolarmente motivati, ma anche molto esigenti.

 foto da Pixabay.com

Per questo motivo, prima, durante e dopo la terapia è importante che l’odontoiatria riporti al paziente informazioni sempre precise e corrette sulla cura, per trasmettere comfort dall’inizio alla fine del trattamento. Quella comunemente chiamata mock up è una procedura particolarmente utile in questo senso: consente al paziente di valutare immediatamente quale sarà il risultato della terapia volta a migliorare l’aspetto del suo sorriso. Tutto questo, prima  ancora di intraprendere il trattamento: la possibilità di verificare i risultati in anticipo rappresenta un grande vantaggio sia per il paziente che per il professionista.

Il provvisorio, quando eseguito a regola d’arte, costituisce il modello su cui realizzare una faccetta definitiva perfetta. Deve sia garantire integrità a livello di contorno, sia diminuire drasticamente la possibilità di dover intervenire con modifiche prima della cementazione provvisoria.

Per realizzarlo si utilizza solitamente un’apposita resina per provvisori dentali, o in alternativa polietilene o resine composite in bis-acrilato e uretano dimetilacrilato. Per le riabilitazioni estetiche sono utilizzate anche resine capaci di polimerizzare in maniera auto – foto, particolarmente efficaci ed utili per realizzare un provvisorio diretto alla poltrona.

Il mock-up per trattamenti estetici, oltre che in laboratorio, può essere realizzato direttamente alla poltrona, a partire dall’impronta della creatura diagnostica, che ci si prefigge di replicare a fine trattamento. In questo modo, il paziente può valutare con anticipo il risultato previsto e chiedere eventuali modifiche.

Il protocollo del mock- up diretto prevede la realizzazione dell’impronta in silicone della ceratura diagnostica, nella quale si inserisce la resina (autopolimerizzante, fotopolimerizzante o entrambe). Dopo la calzata in bocca si rimuovono eventuali eccessi, per poi passare alla rifinitura una volta che il materiale è indurito. Se paziente e professionista sono soddisfatti del risultato, si procede come previsto con il trattamento prospettato.