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Un vaccino contro le baby-gravidanze, proposta shock in Gran Bretagna

Le campagne di sensibilizzazione si sprecano, ma evidentemente non sono efficaci. Anzichè diminuire, il numero delle gravidanze indesiderate, soprattutto tra le minorenni, continua ad aumentare, tanto che in Gran Bretagna, la nazione con il più alto tasso di 13enni incinte in Europa, è stata lanciata una proposta scioccante dal Parlamento: vaccinare le ragazzine dalla gravidanza.

La proposta arriva dopo che sono stati diffusi i dati del 2008 sulle gravidanze indesiderate, che hanno messo in luce tutte le lacune del sistema britannico di prevenzione, dagli anticoncezionali all’opera dei ginecologi che tentano in tutti i modi di informare le adolescenti sui modi per evitare di rimanere incinte, ma a cui purtroppo non seguono risultati soddisfacenti.

Per ovviare a questo fenomeno è stato così proposto un metodo radicale: vaccinare per legge tutte le 13enni. Questo metodo estremo viene attuato senza il consenso dei genitori tramite una semplice iniezione, la quale impedisce per 3 mesi che la donna rimanga incinta anche senza usare alcun metodo contraccettivo. Però anche questo metodo ha le sue falle. Infatti facendo in questo modo prima di tutto le ragazzine si sentirebbero autorizzate a fare sesso anche troppo precocemente, e poi si rischierebbe che questo avvenga senza le dovute precauzioni, perchè molto spesso le adolescenti non si preoccupano di eventuali malattie sessualmente trasmissibili, ma soltanto di non rimanere incinte. Se non c’è modo di incorrere in una gravidanza i metodi tradizionali (come il profilattico) verrebbero dimenticati, e così si aumenterebbe di molto il rischio di contrarre malattie come l’AIDS oppure, passato l’effetto del vaccino, rimanere ugualmente incinte perchè intanto non si è imparato ad utilizzarli.

Ma il Governo inglese pare non preoccuparsi di questi rischi, ma soltanto dei dati impietosi che in questo caso verrebbero ridimensionati, facendo risultare, si calcola, circa 73 mila gravidanze indesiderate in meno all’anno. Secondo le associazioni dei genitori e quelle cattoliche non è molto consigliabile sottoporre ad una cura ormonale delle ragazzine nell’età dello sviluppo, ma l’unica soluzione sarebbe continuare ad informarle, magari in maniera più efficace.

Fonte: [Libero News]