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Alzheimer, diagnosi tramite videogioco?

Eseguire una diagnosi di Alzheimer tramite un videogioco? Non proprio. Ma di sicuro sarà con molta probabilità comprendere se si iniziano a sviluppare delle carenze nei principali processi cerebrali che il nostro encefalo compie ogni singolo giorno. E “Project:Evo” può aiutarci in questo.

Quando si tratta di provare a diagnosticare precocemente alcune malattie che coinvolgono il cervello e la sua attività, spesso la ricerca tende ad essere molto fantasiosa negli approcci. Ed il caso di “Project:Evo”, messo a punto dalla Akili Interactive Lab ne è la dimostrazione evidente, visto che unisce in un’unica soluzione, ovvero in un’app da smartphone e tablet ben precisa, un modo semplice e privo di stress per le persone di essere sottoposti ad un test importante per verificare la possibile tendenza a sviluppare l’Alzheimer.

Questa applicazione consiste essenzialmente in un gioco nel quale la persona deve guidare un alieno che si muove lungo un fiume, “pestando” contemporaneamente pesci ed uccelli che possono intromettersi lungo la sua strada. Azioni molto semplici che in realtà vanno a dare modo di verificare quella che in ambito neurologico si chiama “elaborazione di interferenza” e che nelle persone malate di Alzheimer o predisposte, inizia a mostrare segni di deficienza. In pratica tale gioco possiede le potenzialità di fungere come “strumento-marcatore” della condizione.

Ovviamente il progetto è ancora in fase di sperimentazione, ma è disponibile nelle sue versioni per iPad e iPhone al momento ed è visto come una promettente novità dagli esperti, a tal punto che sarebbero molte le multinazionali interessate a comprare l’applicazione ed ampliarne l’approccio per un utilizzo più specifico e mirato sulle malattie neurologiche. I test in tal senso sono iniziati a marzo. Se dovessero risolversi in maniera positiva, non avremo presto a disposizione una semplice applicazione come ora, ma con molta probabilità un vero e proprio strumento diagnostico non invasivo.

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