ADVAGRAF Astellas Pharma (Tacrolimus)

ADVAGRAF, Astellas Pharma

CATEGORIA: Sostanze ad azione immunosoppressiva

FORMA FARMACEUTICA: Capsule rigide a rilascio prolungato

PRINCIPI ATTIVI: Tacrolimus

INDICAZIONI: Indicato per la profilassi del rigetto del trapianto nei pazienti adulti riceventi trapianto allogenico di rene o di fegato. Advagraf è insoltre indicato nel trattamento del rigetto allogenico resistente al trattamento con altri medicinali immunosoppressori nei pazienti adulti. La  formulazione orale di tacrolimus è da assumere in dose unica giornaliera. La terapia con Advagraf richiede un attento monitoraggio da parte di personale adeguatamente qualificato ed attrezzato. La prescrizione del medicinale, così come le modifiche della terapia immunosoppressiva in corso, devono essere effettuate soltanto da medici con esperienza nella gestione della terapia immunosoppressiva e del paziente trapiantato. Il dosaggio va adattato in base al singolo caso. Per favore un migliore assorbimento del prodotto si consiglia di assumere le capsule 1 o 2 ore dopo pranzo.

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI: Ipersensibilità nota ai macrolidi in generale ed al principio attivo, tracolimus, o ad uno dei suoi componenti. Durante il periodo iniziale post-trapianto, è richiesto il monitoraggio routinario dei seguenti parametri: pressione arteriosa, ECG, controllo neurologico ed oculistico, glicemia (a digiuno), elettroliti (in particolare potassio), test di funzionalità epatica e renale, parametri ematologici, parametri della coagulazione e determinazioni delle proteine asmatiche.Nel caso in cui si dovessere osservare variazioni clinicamente significative devono essere prese in considerazione opportune modifiche al regime immunosoppressivo.  Alcune preparazioni a base di erbe o composti vegetali che contengano l’erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) dovrebbero essere evitati durante la terapia con il tacrolimus per non causare interazioni. La terapia con Advagraf può essere presa in considerazione nelle donne in gravidanza quando non esiste nessuna alternativa più sicura e quando i benefici percepiti giustifichino il rischio potenziale per il feto. Si sconsiglia l’utilizzo del prodotto nelle donne in allattamento.

NOTE: Gli immunosoppressori sono farmaci impiegati per il controllo di gravi manifestazioni allergiche, ma anche  malattie autoimmuni e malattie correlate ai trapianti. Alcuni farmaci presentano un effetto diffuso sul sistema immunitario, mentre altri agiscono su uno specifico bersaglio e quest’ultimi, per la loro spceificità, sono anche quelli che possono causare maggiori effetti collaterali. Spesso dunque, i protocolli terapeutici prevedono l’uso combinato di più farmaci allo scopo di minimizzare gli eventi avversi e di prevenire fenomeni di resistenza. Anche se alcuni degli immunosoppressori attualmente disponibili in commercio sono stati sviluppati per un uso oncologico o per la gestione dei pazienti trapiantati, attualmente sono note più di 80 malattie autoimmuni e alcune condizioni allergiche comuni in cui è possibile utilizzare tali farmaci. Gli immunosoppressori possono essere classificati in glucocorticoidi, piccole molecole e proteine.

Un’altro farmaco appartenente alla nuova categoria di immuno-modulatori ad utilizzo dermatologico è l’Elidel, Protopic

[Fonti principali: AAVV Paginesanitarie.com,  AAVV, Farmacovigilanza.it ]

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