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Antibiotici uso ed abuso

Antibiotici: gli italiani ne fanno un consumo esagerato. Sono al primo posto in Europa nell’impiego di farmaci, primato non certo positivo.  Secondo l’ultimo rapporto dell’Eurobarometro il 57% degli italiani, ha dichiarato di aver usato antibiotici almeno una volta nell’ultimo anno. Dopo di noi la Spagna (53%), la Romania (51%), l’Irlanda (45%), Francia e Inghilterra, rispettivamente al 42%. Mentre i più virtuosi sono sicuramente Svezia (22%), Germania (28%), Grecia (34%) e Portogallo (33%).

 La media è intorno al 40% comunque troppo alta. Ma quali sono i rischi correlati a questo abuso? In genere l’antibiotico è un farmaco prezioso: un’arma decisiva per combattere batteri più o meno aggressivi o pericolosi per la vita. I batteri sono però degli organismi “furbi”, si modificano: hanno la capacità di alzare barriere protettive contro il nemico: diventano antibiotico-resistenti!

Questo capita anche se si sospende la terapia prima del dovuto. Se bisogna prendere il medicinale per sette giorni e dopo tre si sta bene, non va interrotto il trattamento: i batteri ancora presenti avranno ora modo di sviluppare strategie che non potranno essere combattute dall’antibiotico, si moltiplicheranno di nuovo indisturbati. Il che non sarebbe pericoloso per il solo paziente, ma per tutta la popolazione.  L’antibiotico non è un farmaco per l’automedicazione: va assunto solo su indicazione del medico che saprà distinguere l’infezione batterica da quella virale (nei confronti della quale il farmaco è inutile).

I dati del rapporto europeo evidenziano superficialità nell’uso, ma anche e soprattutto disinformazione nei confronti dell’utilizzo dei medicinali. Gli europei, italiani in primis, assumono antibiotici come se fossero antifebbrili o antinfiammatori. O peggio come se bevessero una spremuta d’arancia o latte e miele! Nulla di più sbagliato: per questo l’Unione Europea ha deciso di attivarsi in una campagna di comunicazione sul tema.  Lo scopo è quello di sensibilizzare gli abitanti del vecchio continente ad un approccio terapeutico più prudente: ogni anno infatti il 18 novembre si celebra la “Giornata Europea per gli antibiotici” (qui).

Nel frattempo qualche curiosità: la parola antibiotico deriva dal greco e significa letteralmente anti (contro) e bios (vita). In passato gli antibiotici venivano ricavati prevalentemente da fonti naturali. Il primo antibiotico fu scoperto nel 1928 : era la penicillina ed aveva origine da una muffa. Oggi ne esistono di molti tipi e con effetti diversi e sono prodotti anche sinteticamente.