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Farmaci contraffatti, fenomeno anche in Italia

 Farmaci contraffatti, un fenomeno diffuso sempre di più a macchia d’olio nell’intero globo. Anche in Italia, a causa di sesso e sport.

Le sostanze maggiormente contraffatte risultano essere infatti gli anabolizzanti per gli sportivi e tutta quella categoria di farmaci come il Viagra da utilizzare per le disfunzioni erettili.

A tracciare i contorni della situazione ci ha pensato lo stesso Ministro della Salute Ferruccio Fazio durante la presentazione del corso di addestramento organizzato dai NAS volto all’affinamento delle tecniche di indagini volte all’epurazione del traffici online di sostanze medicinali.

Un trend che come spiega il ministro è in costante ascesa.

Nei primi 10 mesi del 2010 i carabinieri del Nas hanno sequestrato 350 mila fiale e compresse di farmaci contraffatti, quindi rischiosi per la salute .Un quantitativo superiore del 52% rispetto a quello fermato nello stesso periodo dello scorso anno.

Il  corso dei NAS nasce previa  autorizzazione e contributo della Food and Drug Administration Statunitense, la quale ha contribuito, insieme al nostro paese ed agli agenti di dogana di Germania, Belgio e Francia, un vero e proprio tavolo di confronto sfociato in questo corso, volto al miglioramento delle tecniche di indagini degli stati coinvolti attraverso la condivisione delle esperienze e delle metodologie applicate contro la contraffazione dei farmaci.

Un iniziativa dovuta a causa del cambiare delle modalità. Il problema  investigativo più grande risiede infatti nel cambiamento rispetto al passato, della modalità di “ordinazione” e consegna. Se in passato si parlava di vero e proprio spaccio, in quanto i medicinali, pericolosi e contraffatti venivano ceduti ad angoli delle strade come le comuni droghe o all’interno degli stessi ambienti di riferimento, ora a causa della rete internet, il processo di vendita è diventato più veloce e difficile da stanare. Centinaia di migliaia di email vengono spedite ogni giorno nelle caselle di posta di tutto il mondo, incontrando nel loro cammino anche coloro che sono realmente interessati all’acquisto.

Ciò che gran parte della società sembra non capire è che una vendita senza ricetta di questa tipologia di farmaci, non solo si rivela scarsamente utile alla risoluzione dei propri problemi, ma altamente dannosa per la salute.