Home » COSTUME & SOCIETA' » Costume e Società » Alcol, cala il consumo generale ma cresce quello dei giovani

Alcol, cala il consumo generale ma cresce quello dei giovani

 Il consumo medio di alcol scende in Italia in linea generale ma continua a crescere tra i giovani. Sono questi i dati esternati dal Censis dopo aver analizzato i numeri provenienti da 20 anni di ricerche dell’Osservatorio Permanente Giovani ed Alcol. Tra le cifre, scoraggianti quelle relative alla pratica del binge drinking, aumentata di circa il 3% negli ultimi cinque anni.

Nel 2005 infatti a non avere mai sperimentato questa pratica era un numero di giovani pari all’86,3% del totale, rispetto all’83% dello scorso anno. Insomma, se gli adulti hanno ormai imparato che l’alcol deve essere assaporato e assunto per essere gustato, magari vicino ai pasti, la stessa lezione non è stata appresa dai giovani, che al contrario bevono per sballarsi e rendere diversa una nottata, con conseguenze talvolta irreparabile.

In Italia, di media, ora si beve di meno che in passato e decisamente con moderazione. Lo stesso però non si può dire per quella fascia di popolazione compresa tra i15 ed i 24 anni.  In questo caso le dichiarazioni dei ragazzi lasciano sconcertati: il 59% sostiene di bere birra, il 40% vino, il 40% aperitivi, mentre un buon 30% di giovanissimi sostiene di bere superalcolici.

E se il consumo di birra è lievemente aumentato rispetto al passato, aperitivi e superalcolici crescono sensibilmente, rispettivamente del 10% e del 20%. La spiegazione è data dall’abitudine dei giovani di bere fuori pasto, nel corso di feste e nei locali. Per ciò che riguarda il binge drinking, la bevuta complusiva, il Censis ha anche stilato un breve profilo: maschio, del nord-ovest italico, spesso di provincia e studente. Attualmente le statistiche ci raccontano che almeno il 13,5 % della popolazione tra i 15 ed i 24 anni ha provato questa esperienza una o due volte. L’1,3% dei ragazzi intervistati ha raccontato di essersi lasciato andare in tale maniera almeno 5 volte.

Un comportamento di questo genere rappresenta un fattore di rischio davvero alto per tutta una serie di malattie legate all’apparato gastrointestinale: cirrosi epatica, cancro allo stomaco ed al fegato, ulcera.

Articoli Correlati:

Alcol, uccide più di 2,5 milioni di persone l’anno

Alcol, causa vuoti di memoria e rischio di incidenti

 

Fonte: Censis