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Malattie cardiovascolari: “killer” per gli italiani

 Le malattie cardiovascolari rappresentano il killer per eccellenza degli italiani. A sorpresa è avvenuto il sorpasso nei confronti dei tumori nella classifica delle principali cause di morte degli italiani. Almeno per ciò che riguarda il sesso maschile. Per ciò che concerne le donne infatti, le patologie cardiologiche rappresentano già da tempo la prima causa di decesso.

In entrambi i casi parliamo di numeri decisamente alti. Per gli uomini abbiano 97.953 decessi su 281.824 totali, mentre per le donne, ragionando in percentuale, parliamo di un 43% di malattie cardiovascolari conto il 25% delle patologie cancerose.

E’ la Relazione sullo Stato Sanitario del Paese, appena diffusa dal  Ministero della Salute. Molto meno frequenti e variegate appaiono le altre cause di morte e in modo uniforme per donne e uomini. Ad esempio le malattie dell’apparato respiratorio si attestano, come terza causa di morte tra la popolazione in percentuali pari al 6-7%, seguite subito da decessi violenti per gli uomini e le malattie endocrine per le donne.

Entrando nello specifico della mortalità derivante dalle patologie cardiovascolari, tra le stesse bisogna dare estrema importanza a quelle più diffuse, come l’infarto e l’ictus, le quali conquistano il triste primato di più pericolose per entrambi i sessi dai 45 agli 84 anni.

Per ciò che riguarda il cancro,  il più pericoloso, almeno per gli uomini, risulta essere senza dubbio quello al polmone, favorito dalla sua incidenza ed all’incapacità di una prevenzione adeguata spesso a causa del fumo di sigaretta. Discorso analogo a quello del tumore al seno per le donne che, nonostante la ricerca abbia fatto passi da gigante, si rivela essere ancora uno dei più problematici da affrontare per il sesso femminile.

Per ciò che riguarda giovani e le persone fino ai 45 anni di età nessuna patologia conquista il primato: per loro la morte attribuibile a cause violente è la più diffusa.

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Ministero della Salute