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Mozzarelle blu, coinvolta anche la Granarolo

Le mozzarelle blu non sono state un fenomeno passeggero, ma tornano a farsi notare in Italia. Non si tratta stavolta dei prodotti provenienti da un’azienda casearia tedesca sfuggiti ai controlli, ma dall’italianissima Granarolo. Succede stavolta a Rivoli, in provincia di Torino, che due mozzarelle con marchio Granarolo, all’apertura della confezione, risultino di un colore che sta diventando purtroppo familiare: azzurro intenso.

La notizia è stata riportata ieri mattina da La Stampa di Torino, ma immediatamente smentita dalla dirigenza dell’azienda bolognese che ha deciso di prendere provvedimenti contro i mezzi d’informazione che divulgano notizie

non veritiere e/o non adeguatamente supportate.

Sarà, ma intanto la Coldiretti ha presentato degli esposti alle Procure di Torino e di Bologna per pubblicità ingannevole.

Se infatti nelle sue pubblicità televisive l’azienda casearia afferma e sottolinea la provenienza al 100% italiana dei suoi prodotti in tutta la filiera, viene il sospetto che qualcosa non vada. I casi sono due: o non è vero che la filiera è tutta italiana, ma il latte che è diventato blu proviene dalla stessa Milchwerk Jaeger che una settimana fa aveva fatto scoppiare lo scandalo; oppure ci sono infiltrazioni del batterio pseudomonas fluorescens anche nelle materie prime italiane. Di certo in entrambi i casi la posizione della Granarolo non è piacevole.

In serata la situazione si è un po’ chiarita, dato che dai documenti scoperti durante le indagini è risultato chiaro come la sede piemontese acquistasse materie prime dalla Jaeger, ma va anche aggiunto che ci sono prove che dimostrano come più volte i rappresentanti della Granarolo avessero sollevato diverse questioni sulla sicurezza di quei prodotti, ma queste venivano spesso lasciate irrisolte o venivano risolte solo parzialmente. Così pare che l’interruzione del rapporto tra le due aziende non è avvenuta solo perché era difficile trovare altri fornitori.

Sicuramente le indagini ora serviranno per approfondire la questione, ed è intervenuto anche il Ministro della Sanità Ferruccio Fazio per fare un po’ di chiarezza. Si spera che ora, con controlli molto più rigidi, i prodotti italiani possano farci dormire sonni più tranquilli.

[Fonti: Corriere della Sera; La Stampa]