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Seno più nauturale con nuova tecnica di mastoplastica additiva

Per un aumento del seno più naturale è in arrivo una nuova tecnica di mastoplastica additiva e tutta made in Italy. Si chiama Triple Plane Technique ed è stata messa a punto dal professor Roberto Bracaglia, Docente di Chirurgia Estetica nella Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica di Roma, con lo scopo di risolvere alcuni difetti della tecnica precedente, la Dual Plane Technique.

Come ha spiegato il professor Bracaglia:

Nella tecnica sottomuscolare Dual Plane, molto utilizzata per aumentare il volume del seno con la protesi mammaria, l’impianto è posizionato profondamente dietro il pettorale. Malgrado questa metodica sia la più diffusa, è associata a rischi di deformità statiche della mammella, incluso lo spostamento dell’impianto (soprattutto nelle pazienti atletiche), e di “doppio profilo” nel momento in cui il seno si presenti svuotato e cadente rispetto alla protesi.

In pratica, se i muscoli pettorali si contraggono la protesi “guizza” in avanti ed è percepibile tanto alla vista quanto al tatto. Per evitare questo fenomeno il professor Bracaglia ha sviluppato la tecnica Triple Plane, che appunto implica l’utilizzo di 3 piani chirurgici diversi, anziché 2, per posizionare la protesi:  un posizionamento sottopettorale nel polo superiore; un’incisione a tutto spessore del muscolo pettorale a livello del complesso areola-capezzolo, e un’altra posizione sottomuscolare nel polo inferiore sotto il muscolo dentato.

In questo modo la protesi è coperta in modo ottimale e non può spostarsi. Inoltre, come ha spiegato meglio Bracaglia:

Lo strato muscolare nel polo inferiore fornisce col suo spessore supporto e copertura all’impianto protesico; la mammella raggiunge una proiezione ottimale in quanto il pettorale si apre solo a livello del complesso areola-capezzolo; il dentato, gli obliqui esterni e l’aponeurosi del retto sono scollati sino al livello del solco desiderato, fungendo da “balcone” che copre e sostiene l’impianto, nel tempo, nel polo inferiore.

In sostanza la protesi non soltanto è nascosta dalle fasce muscolari, ma è stabile a tutto vantaggio di un effetto estremamente naturale.

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