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Cosa fare in caso di morsi di formiche, di ragni e zecche!

“Anche le formiche (nel loro piccolo) si inc … no”,direbbero Gino&Michele ed effettivamente il morso di formiche durante una scampagnata sull’erba è eve­nienza tutt’altro che rara. A mordere sono diverse spe­cie di questo minuscolo insetto (molto aggressiva, in particolare, la formica rossa) infastidito dall’invasione del proprio territorio. La tempestiva applicazione di un gel all’oxatomide o di una crema cortisonica mette, in genere, fine al fastidio. Purtroppo, anche al pic-nic.

Ben diverse le conseguenze dell’incontro ravvicinato con zecche, scorpioni e ragni. Le prime si attaccano tenacemente alla pelle del malcapitato, succhiandone il sangue per giorni e giorni. Caratteristicamente, il morso della zecca non è dolo­roso, per cui sfugge quasi sempre alla nostra atten­zione. Nella sede del suo morso, quando ancora il parassita è attaccato alla pelle, si manifesta in genere una reazione infiammatoria che in seguito diviene ne­crotica; alcuni tipi di zecca, tuttavia, sono in grado anche di trasmettere gravi malattie sistemiche, quali la Malattia di Lyme.

Le zecche che attaccano l’uomo provengono quasi sempre dagli animali domestici o dai volatili , ma non è rara l’evenienza di parassitamento indiretto, in campagna, mediante gli arbusti del sotto­bosco. Alcune zecche, infatti, aspettano le loro “vit­time” tra i cespugli e di qui si attaccano facilmente ai vestiti (e alla pelle) di chi si accosta.  Scorpioni e ragni sono, già di per sé, poco simpatici a vedersi: quando poi ne subiamo l’aggressione. Delle quattro o cinque specie di scorpioni presenti in Italia, solo una (peraltro rara) può causare gravi con­seguenze; tra i ragni, particolarmente temuti sono la tarantola, che vive nelle zone calde e asciutte del cen­tro-sud, ed il “ragno di Volterra”, diffuso nell’Italia cen­trale.

Generalmente la puntura di scorpione è molto dolorosa, provoca eritema ed edema nel sito di ino­culazione del veleno, il quale può causare anche sin­tomi generali, quali difficoltà respiratorie, alterazioni cardiache e del sistema nervoso. Come detto, per fortuna nel nostro Paese le con­seguenze della puntura di scorpione sono quasi sempre limitate agli effetti locali del veleno: in ogni caso, è sempre opportuno applicare tempestiva­mente del ghiaccio sull’area interessata e recarsi al Pronto Soccorso. Se la zona colpita è un arto, può rivelarsi utile strin­gere un laccio di fortuna al di sopra dell’area interes­sata, rimuovendolo ogni quarto d’ora per 4-5 minuti, indi riapplicandolo.

In caso di morso di ragno, caratteristicamente il dolore immediato è minimo, ma nel volgere di alcune ore di­viene sempre più intenso, crampiforme, talvolta vera­mente insopportabile. Altrettanto tipico è l’aspetto iniziale della parte colpita: un’area arrossata, centrata da due piccoli punti emor­ragici, che progressivamente si estende trasforman­dosi in un’area necrotica brunastra. Proprio per queste particolarità, in genere la diagnosi (e quindi le opportune cure) avvengono con qualche ritardo: se il sospetto troverà qualche conferma, limi­tatevi in ogni caso ad applicare del ghiaccio local­mente e recatevi al Pronto Soccorso.