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Sciare in buona forma: consigli per prepararsi alla settimana bianca

Prepararsi allo sci è importante, lo sanno tutti. Ma come si fa? Gli esperti suggeriscono una ginnastica mirata che predilige esercizi che mettono in azione i gruppi muscolari particolarmente impegnati durante l’attività sciistica. Il fine ultimo è quello di acquisire una condizione fisica tale da consentire un buon controllo dell’attrezzo e della velocità, potendo quindi sciare in tutta sicurezza.

Di solito la ginnastica pre-sciistica si basa su esercizi che mirano ad acquisire destrezza, forza esplosiva, potenza. È necessario inoltre che tutti siano in grado di avere un buon controllo della propria attrezzatura per evitare di farsi e di fare male. Ciò si può ottenere solo tramite una corretta preparazione fisica generale e sportiva specifica.

Nello sci non servono solo gli arti inferiori fort, sebbene siano la parte corporea maggiormente coinvolta. È molto importante avere in piena efficienza anche la muscolatura del tronco e degli arti superiori, in quanto ogni parte corporea svolge un compito specifico nella dinamica dello sci. Attualmente nella disciplina alpina, con gli sci carving l’impegno dei vari gruppi muscolari è aumentato, sia qualitativamente che quantitativamente rispetto all’impiego di quelli “tradizionali”.

 Quali sono i consigli utili prima di “scendere in pista”? Ricordarsi di fare una buona colazione, per garantire la quantità necessaria di energia per affrontare la giornata sulla neve. Sono assolutamente da evitare le abbuffate durante la pausa pranzo, che appesantiscono l’organismo, richiedono una digestione lenta, e riducono la reattività muscolare. Bisogna, inoltre, avere cura nella scelta dell’abbigliamento: essere ben coperti significa evitare l’ipotermia muscolare che rallenta le capacità motorie.

È vivamente consigliato, prima di iniziare l’attività sciistica vera e propria, di prepararsi con esercizi di riscaldamento sul campo. Il cosiddetto Warm-Up dovrebbe durare almeno 10/15 minuti. Inoltre, è bene sciare con gradualità: se il soggiorno in montagna prevede diverse giornate da trascorrere sugli sci, si può dedicare all’attività in pista un tempo via via crescente col passare dei giorni. Iniziare facendo solo mezza giornata, per poi passare successivamente ad un impegno giornaliero.

Qual è il momento in cui si rischia di più di incorrere in infortuni? Il numero degli incidenti aumenta notevolmente nelle ultime ore di attività, di solito dalle 14.00 alle 16.00. La prima causa di infortunio è proprio la stanchezza ma spesso si è più portati a cadere dopo pranzi eccessivi che, come è stato già sottolineato, rallentano i riflessi.

A chi è sconsigliato lo sci? Non ci sono limiti di età. Tanto che anche i bambini possono praticarlo, a condizione che abbiamo superato i quattro anni di età. Lo sci è invece sconsigliato a chi soffre di patologie cardiovascolari (è il caso della cardiopatia ischemica) o polmonari (come la bronchite cronica), poiché si svolge in un ambiente meteorologicamente sfavorevole. Infine, veto anche per chi soffre di importanti patologie dell’apparato muscolo-scheletrico e per le donne in gravidanza per il rischio di cadute che potrebbero coinvolgere il bacino.