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Colluttori: linee guida per un corretto utilizzo

I collutori sono uno dei presidi sanitari più utilizzati per la protezione del cavo orale: il loro consumo è in costante aumento e nei Paesi dell’Europa occidentale rappresentano più del 9% della spesa per i prodotti per l’igiene orale. Nel 2006 i collutori, secondo quanto presentato da Pfizer Consumer Health Care, hanno raggiunto in Italia i 128,6 milioni di fatturato, circa un sesto del settore igiene orale. Ma, a fronte di un così massiccio utilizzo, abbiamo garanzie sulla loro qualità, sulla loro efficacia?

A questa domanda si sono proposte di rispondere, sul piano scientifico, le Linee Guida italiane sull’utilizzo dei collutori per la salute orale (ltalian mouthwash guidelines o Img). Le risposte fornite dalle Img sono la sintesi di oltre un anno di lavoro di un gruppo di studio costituito da 14 esperti designati dalle quattro associazioni professionali di categoria e coordinato da Andrea Pilloni dell’Università degli studi di Roma «La Sapienza». In particolare sono tre i quesiti a cui rispondono:
  1. l’uso dei collutori, associato alle usuali tecniche di igiene orale è in grado, rispetto al non uso, di prevenire la gengivite o le manifestazioni infiammatorie ad essa riconducibili? Esistono prove scientifiche di buona qualità per cui l’associazione di un collutorio alle usuali tecniche di igiene orale determina significativi vantaggi, rispetto al non uso, nei confronti dell’ infiammazione gengivale. Clorexidina e olii essenziali sono i principi attivi per cui sono disponibili il maggior numero di indagini metodologicamente di buona qualità. Anche il cetilpiridinio cloruro, seppure in numero minore di studi, ha evidenziato la capacità di migliorare gli indicatori di infiammazione gengivale.

  2. l’uso dei collutori, associato alle usuali tecniche di igiene orale, è in grado, rispetto al non uso di ridurre la quantità di placca batterica? Diversi studi hanno determinato significativi vantaggi nell’utilizzo di un colluttorio rispetto al non uso nei confronti dell’accumulo di placca sulle superfici dentarie.
  3. l’uso dei collutori è privo di effetti collaterali per il paziente? I principali effetti sfavorevoli per i pazienti che utilizzano collutori per trattamenti di lunga durata sono la comparsa di pigmentazioni e l’incremento nella formazione di tartaro. La clorexidina in confronto ad altri principi attivi è quella gravata dalla maggiore frequenza di comparsa degli effetti collaterali sopra citati. La frequenza di altri significativi effetti collaterali tipo l’alterazione del gusto o la comparsa di irritazioni della mucosa orale sono da considerarsi occasionale.

L’ultima parola rimane comunque sempre al vostro dentista o igienista dentale i quali sapranno consigliarvi il prodotto migliore in base alle vostre esigenze evitando un inutile fai-da-te.