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Anemia e ictus “silente” nei bambini, scoperto legame

 L’ictus silenzioso o silente, è così che viene denominato, come suggerisce il nome stesso, non ha sintomi immediatamente riconoscibili eppure è causa di deficit cognitivi e problemi nell’apprendimento, specie nei bambini che soffrono di anemia.

Ad appurarlo è un recente studio presentato nell’ambito dell’American Stroke Association’s International Stroke Conference 2011.
L’ictus silente, come testimoniano i dati diffusi dallo studio, colpisce un numero significativo di bambini, soggetti gravemente anemici, in special modo quelli affetti da un tipo specifico di anemia ovvero l’anemia a cellule falciformi.

Le cifre raccolte dagli autori parlano di 1/3, 1/4 degli affetti dalla malattia che sono anche vittime di ictus silenziosi. Lo afferma Michael M. Dowling, coordinatore dello studio e assistente professore di pediatria e neurologia presso lo University of Texas Southwestern Medical Center di Dallas.

Bambini di 5-10 anni che hanno il cervello che sembra quello degli ottantenni. Questi ictus sono definiti silenziosi perché non causano la paralisi laterale o sintomi neurologici evidenti. Possono però portare a scarso rendimento scolastico e a gravi disturbi cognitivi.

L’anemia falciforme è una malattia del sangue caratterizzata da bassi livelli di emoglobina, la componente contenente ferro dei globuli rossi che trasporta l’ossigeno. L’emoglobina bassa provoca anemia. Nella variante a cellule falciformi, le cellule del sangue sono deformi (a forma di falce) e si possono formare coaguli che bloccano i vasi sanguigni. Circa il 10 per cento dei bambini affetti da anemia falciforme subisce un ictus. Le trasfusioni di sangue possono ridurre il rischio elevato di ictus ripetuti.
Nella fase acuta della malattia, dalla risonanza magnetica, i ricercatori hanno scoperto che il 20% dei bambini esaminati aveva subito un ictus silenzioso.
Il danno cerebrale spesso passa inosservato ai medici perché può essere visibile solo con la risonanza. Pertanto, gli autori suggeriscono di monitorare i piccoli pazienti affetti da anemia a cellule falciformi per notare eventuali anomalie non riscontrate dai comuni sintomi.

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[Fonte: “Acute anemia linked to silent strokes in children”, American Heart Association].