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Ovaio policistico e diagnosi, la terminologia non aiuta

La sindrome dell’ovaio policistico, più spesso indicata con l’acronimo PCOS, è tra le cause più frequenti di infertilità femminile in assenza di ovulazione. Secondo un gruppo di esperti, convocati dal US National Institutes of Health, il termine utilizzato per questo disordine ormonale, crea confusione, tanto da interferire con la diagnosi e di conseguenza con la cura.

Molte donne non sanno di soffrire di ovaio policistico, almeno fino a quando non cercano una gravidanza. Questo disturbo endocrino, infatti, colpisce i cicli ormonali e può portare alla sterilità. Come spiega il dottor Robert A. Rizza, membro della giuria e professore di medicina presso la Mayo Clinic di Rochester, Minnesota:

Il nome PCOS è fonte di distrazione che impedisce il progresso. E’ tempo di assegnare un nome che rifletta le complesse interazioni che caratterizzano la sindrome. Il nome giusto migliorerà il riconoscimento di questo problema e aiuterà a espandere il sostegno alla ricerca.

Le cause dell’ovaio policistico non sono ancora del tutto chiare, sebbene si attribuiscano al livello più alto del normale degli androgeni (ormoni maschili) nell’organismo. La PCOS presenta una sintomatologia ben precisa:

  • Oligomenorrea (mestruazioni irregolari ad intervalli di tempo superiore ai 35 giorni e inferiori a 3 mesi)
  • Amenorrea
  • Irsutismo su viso, petto e addome
  • Cisti ovariche
  • Acne
  • Perdite di sangue senza ovulazione
  • Aumento di peso
  • Diradamento dei capelli

Le donne con la sindrome dell’ovaio policistico possono sviluppare patologie di tipo metabolico, cardiovascolare a neoplastico, come:

  • Diabete
  • Obesità con distribuzione del grasso di tipo androide
  • Ipertensione
  • Aterosclerosi delle coronarie e dei vasi periferici e cerebrali
  • Iperplasia e carcinoma dell’endometrio

Gli esperti convocati dal US National Institutes of Health hanno ribadito la necessità di dare avvio ad ulteriori approfonditi studi su questo disturbo, che colpisce il 5-10% della popolazione femminile in età riproduttiva, e di migliorare i sistemi diagnostici. Se volete approfondire l’argomento potete consultare il sito Italiano dedicato alla Sindrome dell’ovaio policistico.

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