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Mal di denti: curarlo con l’aglio

 Mal di denti: insopportabile ed improvviso, si manifesta sempre nei momenti meno opportuni, quando cioè diventa complicato contattare il medico dentista: la notte, il sabato mattina, in vacanza ecc….E allora che fare? In commercio esistono dei farmaci da banco antidolorifici come il paracetamolo o libuprofene, ma se non li abbiamo nel nostro armadietto dei medicinali o comunque non vogliamo assumerli, non ci restano che i rimedi naturali, quelli tradizionali della nonna. Ve ne sono diversi per trattare il mal di denti. Tra questi sembra avere una estrema praticità ed una rapida oltre che concreta efficacia l’aglio, un prodotto onnipresente nelle cucine italiane.

Basta schiacciarlo o tritarlo ed applicarlo localmente in prossimità del dente che fa male, magari a causa di una carie. Gli effetti (mi dicono) si hanno nel giro di pochi minuti. Basta solo non esagerare nell’applicazione, alla lunga potrebbe provocare irritazione. Ad agire e a diminuire il dolore è quel liquido appiccicoso e pestilente che fuoriesce dallo stesso aglio, che ha proprietà antibatteriche. L’allicina, questo il nome del principio attivo, da sempre è considerato un vero antibiotico naturale. Addirittura pare che durante la Prima Guerra Mondiale, fosse usato anche per curare le ferite delle battaglie. Non si tratta solo di un rimedio della nonna, ma di un efficace prodotto naturale riconosciuto anche dalla scienza ufficiale per le sue proprietà. Va detto però che va considerato come un palliativo momentaneo: non si deve pensare che sia possibile curare il mal di denti con dell’aglio senza poi recarsi da un dentista. Il medico specialista è colui che vi potrà consigliare al meglio.

Purtroppo, in alcuni casi non si potrà fare a meno dell’antibiotico farmaceutico, in altri il problema si risolverà diversamente, ma nel frattempo, grazie all’aglio non avrete sofferto inutilmente. Inutile a dirsi che l’effetto collaterale più rilevante è il pessimo odore che si diffonderà con l’alito, ma pare che valga proprio la pena. Chissà! Spero comunque di non doverlo mai sperimentare di persona….

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