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Anziani e disabili, strutture chiuse in tutta Italia

Disabili ed anziani trovati in condizioni pietose e 18 strutture per la loro assistenza chiuse dai Nas. E’ questo il bilancio degli ultimi controlli in tal senso promossi dal Ministero della Salute attraverso la task force stabilita dal ministro Beatrice Lorenzin.
Condizioni igieniche pessime, cibi e farmaci scaduti. Le categorie che dovrebbero essere tenute maggiormente sotto controllo ed alle quali necessiterebbe la migliore assistenza sanitaria possibile sono state quelle che hanno mostrato essere le più sfruttate da veri e propri aguzzini. Sono 102 le persone segnalate all’autorità giudiziaria e 174 a quella sanitaria per 174 violazioni penali e 251 amministrative. Possono sembrare solo numeri, ma in realtà rappresentano una fotografia molto chiara di come in tutta Italia, per guadagnare qualche soldo esistano delle persone senza scrupoli che non si fanno alcun problema a sfruttare le persone anziane ed i disabili tenendoli in condizioni pietose.

Tra i casi che più hanno colpito i Nas vi è quello di tre anziani ospitati in una comunità di alloggio a Roma. A causa (sembrerebbe) della mancanza di posti, questi pazienti erano stati sistemati in un seminterrato non abitabile e fatiscente in disuso. Le pareti erano invase dall’umidità e presentavano dei gravi danni all’intonaco. Una donna è stata poi trovata in evidente stato di disidratazione e si è reso necessario l’intervento del 118 per soccorrerla in modo adeguato.

Gli anziani ed i disabili presenti in queste strutture dovrebbero poter contare non solo sulla somministrazione di farmaci specifici per i loro problemi, ma anche di percorsi di riabilitazione volti a migliorare le loro condizioni di salute, aiutati da una dieta corretta e da terapie mirate. La task force del Ministero della Salute ha invece trovato, ad esempio ( e sempre nella stessa struttura, N.d.R.) in un congelatore a pozzetto degli alimenti privi di qualsiasi documentazione ed in cattivo stato di conservazione.

Ben vengano questi controlli. Anzi, vi sarebbe il bisogno di incentivarne in maggior numero.

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