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Rifiuti e roghi tossici, in bici per dire stop (foto)

Una passeggiata in bici per dire stop ai rifiuti tossici, nell’agro aversano in provincia di Caserta. La manifestazione che si è svolta questa mattina “Stop Biocidio” è stata organizzata dal “Coordinamento Comitato Fuochi”per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dei rifiuti tossici abbandonati nelle terre locali e che con regolarità vengono bruciati con il risultato di dare vita a ben più pericolose esalazioni: qui si muore di cancro più che in ogni altra parte d’Italia.

A porre l’accento sul problema, da tempo Don Maurizio Patriciello, parroco “coraggio” di Caivano (NA), un gruppo di esperti medici e soprattutto i cittadini, quelli più sensibili al tema, che hanno deciso di non subire ulteriormente l’avvelenamento di queste terre, dando vita con regolarità ad iniziative e manifestazioni oltre che a comitati locali. Coinvolta l’area a Nord di Napoli fino alla vasta provincia di Caserta. Questa che una volta era chiamata “terra di lavoro” ora è ben più nota come “terra dei fuochi” ben intesi come roghi tossici.

La passeggiata in bicicletta, a cui hanno partecipato tante famiglie di 3 Comuni coinvolti (Succivo, Sant’Artpino, Orta di Atella) aveva come percorso la campagna locale, per vedere dal vivo cosa effettivamente c’è. Sono stati evitati i luoghi con maggiore concentrazione di rifiuti, soprattutto di eternit, ma quello che i partecipanti si sono trovati davanti è bastato per rendere l’idea di cosa uccide da queste parti.

La Campania, lo sappiamo, grazie ad un recente studio voluto dal Ministero della salute è la Regione Italiana in cui si muore di più di tumore ed il picco di incidenza si ha proprio in questa zona: parliamo di tumore al fegato, laringe, trachea, bronchi, polmone, prostata e vescica. Gli abitanti di queste terre avvelenate sanno cosa provoca tutto ciò: è quello che respirano, che bevono, che mangiano. Il mese scorso Don Patricello ha denunciato il caso di un campo agricolo di broccoli giallo oro, poi sequestrato dai Nas in quanto tali verdure erano contaminate da altissime percentuali di metalli pesanti.

Non solo. In questa zona sorge anche una base militare americana i cui responsabili hanno avviato da tempo dei controlli sul territorio e sulle falde acquifere, risultate pericolose: ai militari americani viene distribuita acqua denaturata speciale affinché non si dissetino con l’inquinata acqua locale.

Cosa c’è in queste campagne oltre a campi coltivati? Sversamento di oli e rifiuti tossici, provenienti anche da altre zone d’Italia e molto materiale di scarto delle numerose fabbriche abusive. Essenzialmente quelle di scarpe e pellame (ricordiamo quanto siano pericolose le sostanze che vengono usate per trattare le pelli). A guadagnarne la criminalità organizzata. A ripulire o smaltire il tutto, nessuno, perché se le aziende non esistono, sulla carta, non esistono rifiuti: è questo il Paese della burocrazia e del lavoro in nero. Ed intanto si muore di cancro.

La politica da qualche anno propone interventi, ma in pratica titto sembra immobile. Per questo le iniziative dei cittadini assumono una valenza importante. Alla pubblicazione dei dati ministeriali, Baduzzi, ricevendo forti contestazioni aveva spiegato che non esistono allo stato attuale delle conferme scientifiche circa il nesso tra questi rifiuti tossici e l’alta incidenza di tumori. Come se l’evidenza non bastasse. Ma si è poi recato in via informale nell’area dell’agro aversano per verificare direttamente la situazione ed ha quindi proposto la creazione di una Task force. Cosa farà il Ministro Lorenzin con il nuovo Governo?

In strada, anche tanti rifiuti abituali. Pieni di plastica ed altre sostanze assolutamente non biodegradabili. Per questo le famiglie in bici in una “passeggiata avvelenata”: per educare alla raccolta differenziata, affinché la legalità nasca dalle piccole cose quotidiane. Purtroppo questa zona è la stessa in cui la raccolta differenziata i cittadini la fanno da anni, ma dove però i rifiuti vengono raccolti di rado per finire poi tutti insieme. Oggi si è celebrata anche la festa della mamma. La madre di tutti noi, la “madre terra”, ha bisogno di essere aiutata e rispettata.

Approfondimenti su Comitato Terra dei Fuochi