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Aids: morti in calo, ma sono 34 milioni i malati nel mondo

 Buone notizie per ciò che riguarda l’Hiv: sono state registrate complessivamente meno morti per aids ed un calo nelle infezioni. Sono i dati presentati dal report Unaids, il programma delle Nazioni Unite riguardo la patologia. Numeri che dopo il grande picco del 1997 fanno ben sperare per il futuro. Come sempre ad essere tenute maggiormente sotto scacco, però, sono i paesi economicamente svantaggiati,  e questo sebbene sia cresciuto l’accesso ai trattamenti.

I dati parlano infatti di un incremento di nuovi “curati” pari ad un milione e 350mila persone: fattore confortante se unito al 21% in meno di infezioni da HIv e lo stesso calo percentuale di decessi. Al momento in tutto il mondo le persone che convivono con questa patologia sono 34 milioni, con un numero di nuovi infetti pari a 2,7 milioni. Come spiega la squadra che ha composto il rapporto:

Il numero di persone che vivono con l’hiv non è mai stato così alto, soprattutto per un maggiore accesso alle cure. Rispetto al 2009, il numero di sieropositivi è aumentato del 3,3%, mentre il numero di nuove infezioni è rimasto stabile a 2,7 milioni, sebbene la tendenza sia al ribasso. Il numero di decessi per l’Aids è sceso a 1,8 milione, pari a un ribasso del 5,3%.

Anche in un paese come l’Africa Sub-Sahariana, che ha da sempre rappresentato uno dei paesi chiave più colpiti, è stato registrato un enorme calo delle infezioni, pari al 26%, dato che tocca il 30% nel sud del continente. Numeri che stridono con i dati negativi di Asia Centrale, Medioriente e Nord Africa, in controtendenza purtroppo, insieme all’est europeo.

Secondo gli esperti il successo delle campagne rispetto agli anni passati deve essere attribuito ad una maggiore informazione e rispetto delle campagne sul sesso sicuro nei giovani dei continenti più a rischio, i quali hanno man mano cambiato o stanno cambiando le proprie abitudini sessuali.

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UNAIDS