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Giornata Mondiale contro l’Ictus, il 29 ottobre

Il 29 ottobre si celebra la Giornata Mondiale contro l’Ictus, appuntamento importante per sensibilizzare sull’importanza di fare prevenzione per evitare una dei disturbi cardiaci più comuni e pericolosi per la salute dell’uomo. Stile di vita sano, dunque, al centro della giornata che punta però anche sulla riabilitazione come strumento efficace e indispensabile per tutti coloro che da ictus sono stati colpiti.

Le pratiche riabilitative sono infatti spesso un vero e proprio punto dolente perché applicate in modo frammentario e disorganizzato con ricadute negative tanto per il paziente quanto per le famiglie. La riabilitazione dopo un ictus va infatti affrontata nel modo giusto per ottenere i migliori risultati. Non esiste una riabilitazione universale ma ogni caso va affrontato a solo.

Non appena ottenuta la diagnosi ed in presenza di condizioni cliniche stabili, il paziente – già dalla fase di ricovero – potrebbe cominciare la riabilitazione. A quanto pare in Italia questo però non avviene. Stando a un’indagine condotta da A.L.I.C.E  – Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale, su un campione di 500 pazienti colpiti da ictus, circa il 25% non riceveva alcun trattamento e la metà di questo 25% la riceveva solo a domicilio con costi completamente a carico delle famiglie.

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