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Nuova influenza: gli studenti contagiati diventano 8

Ieri vi raccontavamo dei 4 studenti romani che, dopo un viaggio nelle settimane scorse a New York, avevano accusato dei sintomi influenzali, che poi si sono rivelati sintomi dell’influenza suina. Oggi le notizie che arrivano dalla Capitale dicono che il numero di questi studenti che si è raddoppiato.

Ad essere contagiati sono stati i loro compagni. Non è chiaro se il contagio sia avvenuto già negli Stati Uniti o se il virus gliel’hanno passato gli italiani, ma ciò che conta è che adesso stanno tutti bene. Il contagio quindi rimane circoscritto ai due istituti Dante Alighieri e il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II. Fonti dal Ministero della Salute fanno sapere che degli 8 contagiati, uno studente è ora ricoverato all’ospedale Bambin Gesù di Roma, una studentessa al Gemelli, due allo Spallanzani, mentre tutti gli altri sono già stati dimessi, ma con la cautela che rimangano isolati per non contagiare gli altri. Anche coloro che sono attualmente ricoverati non corrono alcun rischio, e la loro permanenza in ospedale è dovuta solo a delle precauzioni.

Gli studenti italiani che avevano partecipato al viaggio-studio a New York erano 400, e dunque le Asl si sono subito mosse per attuare il protocollo sanitario per tutti gli altri loro compagni, in maniera tale da individuare e curare eventuali casi di virus latente o al primo stadio influenzale. Intanto le due scuole rimarranno chiuse fino a giovedì prossimo, anche se rimangono vive le polemiche sui provvedimenti d’emergenza.

Nonostante si sapesse infatti, sin dalla mattinata di ieri, che 4 studenti erano stati contagiati, le due scuole erano rimaste aperte per tutto il giorno, tanto che una madre si era lamentata pubblicamente perché, in pieno allarme influenza suina, aveva chiesto alle autorità sanitarie già una settimana prima di isolare i ragazzi e visitarli per fugare ogni dubbio. Ed invece le scuole sono rimaste aperte, e i quattro che si sono rivelati ammalati ora corrono il rischio di aver contagiato qualcun’altro.

[Fonte: Corriere della Sera]