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Salmonella, paura per un nuovo ceppo resistente ad antibiotici

  A meno di due settimane dalla fine dell’emergenza Escherichia Coli che aveva seminato vittime in Germania, tanto da essere soprannominato batterio killer arriva, sempre dall’Europa, un nuovo allarme epidemia. Dettato questa volta da un ceppo super resistente di salmonella, altra infezione alimentare di una certa gravità. Il problema? Questa variante appare essere molto resistente agli antibiotici.

Al momento questo ceppo batterico è stato riscontrato in particolare in Gran Bretagna, Francia e Danimarca, arrivando a guadagnarsi in breve tempo la pubblicazione sulle pagine della rivista Journal of Infectious Diseases nelle quali degli esperti di rango internazionale hanno affrontato la sua nascita e diffusione.

Secondo gli scienziati questo ceppo sarebbe comparso in Africa  e si è poi allargato verso l’Europa. A quanto pare nel 2002 se ne contavano giusto qualche manciata di casi, mentre nel 2008 si è arrrivati alla cospicua cifra di 500 malati in un anno.

Spiega il Simon Le Hello, ricercatore presso l’istituto Pasteur di Parigi:

Speriamo che questo articolo possa alzare il livello di allerta delle autorità sanitarie nazionali e internazionali, in modo che siano prese le misure necessarie per combattere questo ceppo multi-resistente agli antibiotici, evitando che si diffonda come il tipo Typhimurium Dt104, che ha iniziato a circolare negli anni ’90.

La nuova variante del batterio della salmonella, identificato con il nome S.Kentucky, ha sviluppato una resistenza verso la ciprofloxacina, l’antibiotico utilizzato per trattare i casi più gravi di salmonella. La Francia ha iniziato francesi hanno iniziato a osservare con particolare attenzione la situazione del batterio da quando alcuni turisti sono rientrati da Egitto, Kenya e Tanzania portando con loro questa infezione.

Non di meno oltreoceano la situazione presenta miglioramenti. In California infatti è stata rilevata una analoga infezione, da parte di un ceppo differente, l’Heidelberg, che sembra aver sviluppato anche esso una certa resistenza. Più di 70 persone sono state colpite dall’infezione, facendo registrare un decesso. In questo caso l’origine sembra da attribuire a della carne di tacchino distribuita da una azienda molto nota negli Stati Uniti, la Cargill.

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Fonte: Ansa