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La pillola anti-celiachia funziona nell’85% dei casi

Ottime notizie per gli ammalati di celiachia. La scienza fa passi da gigante, ed anche se il vostro problema non è completamente risolto, probabilmente a breve potrebbe essere alleggerito. L’incubo dei celiaci è infatti quello di andare a cena fuori, e non sapere se la pizzeria o il ristorante in cui sono entrati offre anche cibi senza glutine. D’ora in avanti questo problema potrebbe essere risolto. Uno dei tanti “cervelli” italiani scappati all’estero, Alessio Fasano, ha inventato e sperimentato con successo la pillola anti-celiachia, grazie al sostegno dell’Università del Maryland a Baltimora (Stati Uniti). In soli 4 anni Fasano è riuscito a capire il meccanismo a causa del quale i celiaci non possono ingerire glutine, ha sperimentato la sua teoria sui topi, e dopodiché è passato direttamente sugli esseri umani. I primi risultati sono stati incoraggianti: non avrà risolto completamente il problema, ma la pillola ha funzionato nell’85% degli esperimenti. Il funzionamento è semplice. Esiste una proteina chiamata zonulina la quale, se presente in eccesso, aumenta la permeabilità delle cellule dell’intestino, che non riescono ad assorbire bene il glutine, ed attivano una risposta immunitaria che porta ai problemi noti della celiachia (gonfiore e dolore addominale, diarrea, anemia, nausea e vomito, ecc.).

Abbiamo scoperto infatti che è in realtà il precursore di una proteina, l’aptoglobulina-2, che pare avere un ruolo importante nelle malattie autoimmuni. Ora sappiamo perciò esattamente che cos’è e come funziona la zonulina, e abbiamo una conferma in più che inibirla può essere utile per bloccare i sintomi della celiachia in caso di assunzione di glutine; l’inibizione, inoltre, potrebbe probabilmente essere usata con successo anche in altre malattie di tipo autoimmune

ha spiegato Fasano nel suo articolo pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, il quale ha aggiunto che in questo modo il glutine viene tollerato maggiormente, ma non completamente. Allo stato attuale della ricerca, se la pillola venisse messa in commercio in questo momento, i celiaci potrebbero entrare in quel famoso ristorante o pizzeria senza la preoccupazione di controllare ciò che si sta mangiando. Senza esagerare però.

[Fonte: Corriere della Sera]