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L’odontoiatria sociale è pronta per partire

E’ stato firmato a fine luglio l’accordo sull’odontoiatria sociale tra il ministero del Welfare e i dentisti liberi professionisti. A siglare l’accordo il sottosegretario con delega alla Salute, Ferruccio Fazio, il presidente Andi Roberto Callioni e il segretario generale dell’Oci Franco Condò. L’accordo, molto simile ma con opportune modifiche a quello proposto dal ministro Livia Turco nei mesi scorsi, permetterà ai cittadini con reddito Isee non superiore a 8mila euro di rivolgersi a un dentista aderente per cinque tipologie di prestazioni odontoiatriche.

 Questi cittadini pagheranno direttamente al dentista aderente all’accordo un prezzo massimo concordato per la visita odontoiatrica, l’ablazione del tartaro e l’insegnamento di igiene orale, la sigillatura dei solchi dei molari e premolari, per l’estrazione di elementi dentari compromessi e la realizzazione di protesi parziali o totali amovibili. Commenta Enrico Gherlone referente per il ministero per il settore odontoiatrico e “mediatore” nella fase di concertazione tra ministero e associazioni di categoria:

«Sono estremamente soddisfatto di quanto stiamo costruendo, è dura ma sono sicuro che stiamo facendo una cosa importante. Siamo convinti della validità del progetto e volevamo fortemente poterlo realizzare soprattutto per la gente. L’accordo permetterà ai cittadini in difficoltà economiche di poter risolvere un problema odontoiatrico ma consentirà, anche, al dentista di presentarsi diversamente all’attenzione dell’opinione pubblica».

Difficile ipotizzare quanti saranno i cittadini che porranno usufruire dell’accordo. Per calcolare il reddito Isee si tiene conto della dichiarazione dei redditi, delle rendite finanziarie e immobiliari ma anche delle spese per l’affitto, della tipologia del nucleo familiare ecc. Mediamente il reddito Isee risulta inferiore alla dichiarazione Irpef ma non sempre.

Altra variabile nel determinare il numero ipotetico degli aderenti è che alcune di queste prestazioni sono fornite gratis da molte Regioni, anche se con tempi di attesa a volte “biblici“. Sicuramente sarà la protesi a interessare maggiormente i cittadini. La possibilità di farsi riabilitare una edentulia parziale o totale attraverso una protesi mobile è la “novità” visto che, salvo rarissime eccezioni, nessuna Regione passa gratuitamente la protesi ai propri assistiti.

Sul fronte delle polemiche è lo stesso Gherlone a buttare acqua sul fuoco evidenziando che per i dentisti non è obbligatorio aderire, che coloro che aderiranno potranno recedere dall’accordo quando vorranno e che lo stesso è in via sperimentale e della durata di due anni. Dice Gherlone

«Questo accordo non vuole essere il modello di riferimento per l’assistenza odontoiatrica. È una mano tesa per dare una risposta immediata ad un problema. Il ministero lavorerà poi con le altre istituzioni e con tutte le associazioni di categoria per individuare soluzioni atte a dare delle risposte istituzionali ai bisogni odontoiatrici dei più deboli. Rispetto alle critiche penso che chiunque, scevro da preconcetti, da considerazioni politiche, leggerà l’accordo e ne saprà cogliere lo spirito condividendolo. Sono poi convinto che con questo accordo cominceremo anche una lotta all’abusivismo e contrasteremo anche il fenomeno del turismo odontoiatrico andando a dare delle risposte serie e convenienti ai loro potenziali clienti».