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Ricercatori sono riusciti a far muovere le zampe ad un ratto paralizzato

Buone speranze per chi, a causa un incidente, è rimasto paralizzato. I ricercatori dell’UCLA hanno scoperto che una combinazione di farmaci, stimolazione elettrica e regolare esercizio fisico può consentire ai ratti paralizzati di camminare e persino correre nuovamente, pur sostenendo il loro peso su una pedana mobile.

Pubblicati su Nature Neuroscience, i risultati suggeriscono che la rigenerazione delle fibre nervose interrotta non è richiesta per i ratti paraplegici per imparare a camminare di nuovo. L’accertamento può avere implicazioni per la riabilitazione umana dopo le lesioni del midollo spinale.

Il midollo spinale contiene circuiti nervosi che possono generare attività ritmica senza l’input dal cervello per guidare i muscoli posteriori delle gambe in un modo che ordinino ai piedi di muovere il passo

ha spiegato il principale ricercatore Reggie Edgerton, professore di neurobiologia e delle scienze fisiologiche al David Geffen School of Medicine della UCLA.

Studi precedenti hanno cercato di penetrare in questo circuito per aiutare le vittime di lesioni del midollo spinale. Mentre altri ricercatori hanno provocato movimenti delle gambe simili al passo nelle persone con lesioni spinali complete, essi non hanno raggiunto un completo sostegno al peso e al cammino che abbiamo raggiunto nel nostro studio.

Il team di Edgerton ha testato i ratti con lesioni spinali complete, che hanno perso del tutto il movimento volontario nelle zampe posteriori. Dopo aver posto i ratti paralizzati su un tapis roulant, gli scienziati gli hanno somministrato farmaci che agiscono sulla serotonina e applicato bassi livelli di corrente elettrica al midollo spinale al di sotto del punto della lesione.

La combinazione di stimolazione e sensazioni derivanti dagli arti dei ratti in movimento sul tapis roulant ha attivato il ritmo della colonna vertebrale e ha spinto il movimento dei piedi, nonostante la paralisi. L’esercizio effettuato ogni giorno per diverse settimane alla fine ha permesso ai topi di riacquisire una certa sensibilità ai piedi, sia per camminare avanti, che indietro o di lato, anche a diverse velocità di marcia. Tuttavia, la lesione che aveva interrotto la connessione tra cervello e midollo spinale ha lasciato i topi incapaci di camminare da soli, ma hanno avuto sempre bisogno di un sostegno.

Una neuro-protesi può aiutare le lesioni del midollo spinale degli umani, in modo da attivare i circuiti elettrici nel midollo spinale per aiutare nella riabilitazione dopo le lesioni, ma per questo ci vuole ancora molto studio.

[Fonte: Sciencedaily]