Home » LE ETA' DELLA SALUTE » La Salute dei Bambini » Asma nei bambini: questione di geni

Asma nei bambini: questione di geni

Asma nei bambini? E’ scritta nel Dna! Ad essere precisi, sono stati individuati ben 7 geni che sembrano fortemente essere colpevoli. A dirlo uno studio appena pubblicato sul New England Journal of Medicine. “Gabriel” è il nome della ricerca in questione, la più grande che si sia mai fatta sull’asma, una malattia respiratoria molto diffusa.

Si tratta di un lavoro internazionale che ha coinvolto 19 Paesi dell’Ue, il Canada e l’Australia, 164 scienziati e 26.000 persone. Di queste 16.000 volontari sani e 10.000 asmatici. Su ognuno di loro sono stati effettuati ben 500.000 test genetici (ho controllato: pare proprio questa la cifra!!!) per un totale di circa 15 miliardi: tutti eseguiti presso i laboratori parigini del Centre National de Genotypage.

L’obiettivo? Identificare con precisione il legame tra la genetica e l’asma infantile. Le conferme non sono mancate: in un terzo dei bambini asmatici sono state riscontrate medesime varianti genetiche associabili all’asma, assolutamente mancanti in coloro che hanno manifestato la patologia in età adulta.

Da ciò si evince che la malattia respiratoria con esordio nell’infanzia è di probabile origine genetica, mentre l’altra è influenzata da fattori ambientali, come il fumo, lo smog o altro.

Miriam Moffatt la genetista britannica che ha coordinato lo studio dall’Imperial College di Londra ha così spiegato:

“L’asma genetica ad esordio infantile può differire biologicamente da quella che si manifesta in età adulta. Questo spiega come spesso l’asma nei bambini sia la causa di allergie e non la conseguenza, come abitualmente si pensa.

Le allergie sono egualmente importanti, ma le terapie che si concentrano solo su queste non trattano efficacemente la malattia nel suo insieme.

L’asma è una patologia complessa in cui diverse parti del sistema immunitario sono attivate. Questo studio ha individuato alcuni obiettivi per delle terapie efficaci ed innovative ma non possono essere usati per un test genetico che predica lo sviluppo della malattia, a cui concorrono altri fattori”.

I risultati di questo studio sono stati pubblicati solo parzialmente, ma già danno conferme importanti, tali dunque da far ben sperare di risolvere un problema di salute (e sanitario) di vaste proporzioni: solo in Italia sono stati recentemente censiti oltre tre milioni di pazienti affetti da asma, con un aumento dell’incidenza che oscillerebbe tra il 5 ed il 10% nell’ultimo quinquennio.

[Fonte: Sciencedaily]